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Insieme per promuovere la cultura della donazione |
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23/05/2025 | Sabato 24 e domenica 25 maggio 2025, a Francavilla in Sinni si parlerà di donazione di organi. L’iniziativa, promossa dall’AIDO Basilicata in collaborazione con l’Istituto Comprensivo “Don Bosco” e la parrocchia “Presentazione B.V.M.”, coinvolge studenti, genitori, insegnanti e cittadini in un percorso di consapevolezza sul significato più profondo del dono: quello che salva vite.
Il titolo dell’evento è chiaro e potente: “L’amore che si fa dono – da Rosella Popia ai giorni nostri”, e mette al centro l’umanità e la memoria, partendo da una testimonianza concreta per arrivare all’oggi. Si svolgono due momenti principali: sabato un incontro formativo con gli alunni della scuola secondaria di primo grado e i loro genitori, con la partecipazione del presidente regionale AIDO Fabiano Popia, commendatore della Repubblica per il suo impegno nella promozione della cultura della donazione. Domenica una Santa Messa in suffragio dei donatori Felicia Abitante e Antonio, seguita dalla distribuzione di materiale informativo a cura dell’associazione.
Il 31 maggio a Matera si
terrà un altro evento medico-scientifico regionale dal titolo “L’accertamento della realtà della morte e donazione degli organi”, con la partecipazione delle massime autorità sanitarie lucane. Il convegno, ospitato all’Auditorium G. Moscati dell’Ospedale Madonna delle Grazie, approfondisce i temi clinici e medico-legali legati alla donazione, con un programma denso di relazioni specialistiche e una tavola rotonda con i vertici della sanità regionale.
“Rivolgo un plauso sincero a chi ha organizzato questo evento: ogni occasione che accende i riflettori sulla donazione è preziosa, e chi la promuove merita rispetto e sostegno. Ma credo che sarebbe cosa buona e giusta che l’AIDO fosse stata invitata a partecipare- spiega Popia- Da anni lavoriamo sul territorio lucano per sensibilizzare le persone sul valore della donazione, parlando con i cittadini, con i giovani, con le famiglie. Siamo i primi ad aver portato questo tema in scuole, piazze, chiese della Basilicata. Credo che la nostra voce, quella del volontariato, avrebbe potuto offrire un contributo importante anche in un contesto tecnico come quello del convegno di Matera”. |
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