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A Roma il nuovo convegno di Mauro Di Ruvo 'Tra la legge e la parola: l’esodo del potere' |
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8/04/2024 | Un nuovo convegno a porte aperte organizzato dal critico e classicista lucano Mauro Di Ruvo,
inaugurerà stavolta la primavera della “grande bellezza”, proprio questo lunedì 15 aprile alle ore 18.00.
Dopo la volta di Lavello, suo paese d’origine, con “L’ombra del doppio: la dicotomia nella poiesis” e dopo la conferenza perugina, ecco che prosegue il ciclo di Poesia Politica da lui inaugurato, che sarà allietato attorno dai magnifici dipinti della Galleria La Pigna, all’interno di Palazzo Maffei Marescotti.
Dal titolo “Tra la Legge e la Parola: L’Esodo del potere. Dalla secessione sacra alla rinuncia del mondo. Ratti d’amore e rotte d’onore nel viaggio della storia delle costituzioni”, l’evento vedrà accanto affiancarsi al tavolo il caporedattore di Lanterna Domenico Ercoli, e il giurista Luca De Laurentiis. Ma ci sarà anche e soprattutto un ospite d’eccezione, il noto conduttore e documentarista televisivo Alessandro Cecchi Paone sugli scranni di questo convegno.
Sarà anzi proprio lui, Cecchi Paone, a presentare in questa occasione il romanzo Pasqualino Apparatagliole di Mauro Di Ruvo, che mai come in questo momento non significa soltanto un’occasione insertiva di presentazione, quanto proprio – ed è l’autore stesso a dirlo – «il vero nucleo attorno cui si condensa la materia dell’intero convegno» proprio attraverso la recente, qualche giorno addietro, scomparsa di suo nonno Mauro.
Una storia quella di Pasqualino Apparatagliole, – afferma il classicista lucano – che in realtà non solo dedicata alla memoria di suo nonno, ma è stata vocata a ritrarre «una Lucania arcaica che è scomparsa lasciandoci oggi i paradossi della civiltà come testamento illegittimo dell’antichità». Da questa la matrice sembra aver avuto origine il convegno romano, che nella sua policroma complessità tematica già dichiarata dal titolo, vedrà alla fine anche una lectio magistralis del classicista lucano sull’«Esodo del potere».
Con siffatte premesse allora è per tutti evidente che la linfa che nutre questo convegno sarà rivelatrice di elementi e aspetti che permangono del tutto inediti nell’attuale divaricazione tra fede poetica e fiducia politica di una penisola ancora da sondare nella sua enigmatica Bellezza.
Osservando il nostro secolo, non sarà dunque casuale l’intervento di voci che si fanno interpreti resilienti della lingua dell’Arte e della Democrazia – dice l’Autore – proprio quando giunge il suo più silenzioso tramonto». Non resta allora che aspettare la metà di aprile a Roma per assistere all’evento gratuitamente che prevederà al suo termine il firmacopie del libro.
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