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| Recensione di "L’infanzia di Gesu” di Joseph Ratzinger |
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10/12/2012 | Nel libro dal titolo "L’infanzia di Gesu” di Joseph Ratzinger edito dalla Casa Editrice Rizzoli di Milano e Libreria Editrice Vaticana, come ha definito lo stesso autore è la sala di ingresso alla trilogia su Gesù di Nazareth e si compone di quattro capitoli, di una breve introduzione e di un epilogo.
Nel primo capitolo l’autore affronta la genealogia del Salvatore nei vangeli di Luca e Matteo tra loro diverse ma aventi lo stesso significato teologico – simbolico: la sua collocazione nella storia e la sua vera origine come principio, un nuovo inizio nella storia del mondo.
Il tema del secondo capitolo è l’annuncio della nascita di Giovanni Battista e di Gesù.
Rileggendo il dialogo tra Maria e l’Arcangelo Gabriele, Dio cerca attraverso la donna un nuovo ingresso nel mondo che lo salverà dalla morte a causa del peccato originale contratto da Adamo ed Eva.
Secondo Bernardo di Chiaravalle Dio ha bisogno dell’obbedienza libera alla sua volontà.
Creando la libertà, Dio, in un certo modo,si è legato all’uomo .
Il suo potere è legato al “si” di una persona umana ed è solo con l’assenso di Maria che ha inizio la storia della salvezza.
Al centro del terzo capitolo vi è l’evento di Betlemme ed il contesto storico della nascita di Gesù, l’Impero di Augusto che si estende da Oriente ad Occidente.
Gli elementi della sua nascita sono densi di significato: la povertà in cui il Salvatore decide di manifestare, lo splendore cosmico che avvolge la mangiatoia, l’amore di Dio per i poveri che si manifesta nell’annuncio ai pastori e le parole di Gloria oggetto di traduzioni controverse.
Betlemme come scrive l’autore, è anche il luogo di nascita del Re Davide.
Nel corso della narrazione, il significato teologico di quel luogo, sarà messo in luce ancora più direttamente mediante la risposta che gli scribi daranno alla domanda di Erode circa il luogo dove il Messia sarebbe dovuto nascere.
Nel quarto capitolo si parla dei Magi che avevano visto sorgere la stella del Re dei Guidei e si cerca di spiegare chi fossero i Magi (malgoi) attingendo da varie fonti.
Tra i tanti significati che sono stati attribuiti a questo termine vi è quello secondo il quale i “magi “fossero degli appartenenti alla casta sacerdotale persiana.
Nella cultura ellenista erano considerati come i rappresentanti di una religione autentica, ma le loro idee erano influenzate dal pensiero filosofico tant’è che i filosofi greci erano considerati loro seguaci.
Nello stesso capitolo si parla anche della fuga di Giuseppe e Maria con in braccio Gesù per sfuggire alla furia omicida di Erode che per certi versi richiama lo stesso atto vile del Faraone d’Egitto al tempo di Mosè come si evince dal libro dell’Esodo.
Infine l’epilogo con il racconto secondo il Vangelo di Luca, l’ultima notizia che abbiamo sull’infanzia di Gesù prima dell’inizio della sua vita con il Battesimo nel Fiume Giordano per opera di Giovanni il Battista.
E’ l’episodio dei tre giorni durante il pellegrinaggio di Pasqua in cui Gesù dodicenne si allontana da Maria e Giuseppe che dopo essersi preoccupati per l’improvvisa scomparsa lo cercano continuamente ed alla fine lo trovano nel Tempio di Gerusalemme a discutere con i dottori della legge lasciandoli a bocca aperta per le sue capacità oratorie.
Intanto Gesù si fortificava e cresceva in sapienza qualità che potenzia nel diventare uomo quando dopo essersi fatto battezzare da Giovanni Battista nel fiume Giordano, inizia il suo cammino di predicazione.
Questo libro rappresenta uno strumento importante per l’educazione permanente della fede in quanto vero aiuto per lo studio e l’approfondimento del Vangelo ed è un valido sussidio per aiutare molte persone nel loro cammino verso e con Gesù.
Biagio Gugliotta
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