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Cersosimo e la nascita del protestantesimo |
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12/10/2020 | E’ giusto capire la nascita e lo sviluppo del protestantesimo a Cersosimo, anche perché fu di particolare importanza per l’intero Paese. Iniziamo a parlarne sulle colonne della “Siritide”, e lo faremo grazie a Mirella Veneziano, che scrive delle pagine significative, descrivendo i primi passi difficili ma determinati di un emigrato, Pasquale Veneziano, tornato agli inizi del 1900 dagli Stati Uniti, dove si era convertito al protestantesimo. Una storia che potrebbe sembrare interessare solo per questa piccola comunità Lucana, ma vedremo man mano che non è così.
La missione evangelica di Pasquale Veneziano fu determinante per le chiese Protestanti d’Italia e non solo. Fu proprio Veneziano, infatti, a diffondere il Vangelo nel suo paese natale, aiutato da altri compaesani anch’essi rientrati dagli Stati Uniti”. Nel tempo – si legge in questa breve storia- maturò una conversione sincera. Pasquale Veneziano – sottolinea l’autrice - è un uomo forte, che predica inizialmente davanti alla sua casa, pronto con la Bibbia in mano a discutere con chiunque lo voglia ascoltare, anche con quelli di opinione diversa a partire dal parroco del paese che fa di tutto per ostacolarlo. Un lavoro arduo –spiega- la società è controllata dalla chiesa cattolica, l’ambiente politico gli è ostile, ma riesce a riunire un gruppo di persone che cominciano a frequentare un culto evangelico domenicale. Per i primi anni – si sottolinea - la chiesa di Cersosimo era indipendente. Le riunioni avvenivano in case private, poi in locali in affitto.
I primi culti venivano celebrati senza guida pastorale. Successivamente, Pasquale Veneziano apprese dell’esistenza di una chiesa battista nel vicino paese di Miglionico, contattò allora il pastore Carlo Piccinni che accettò l’invito, e fu il primo a curare questa piccola comunità (1912-1918 circa). Nel 1919 la chiesa di questo centro della Valle del Sarmento richiese ed ottenne l’assistenza pastorale di Liutprando Saccomani, pastore a Gioia del Colle che, perseguitato per le sue idee evangeliche e socialiste, trovò temporaneo rifugio con sua moglie a Cersosimo, nascosto in casa di Pasquale Veneziano, che nel frattempo decise di costruire una cappella su un suo terreno, attiguo alla sua casa che si trovava all’entrata del paese. Questo piccolo edificio di grande importanza storica per il protestantesimo nel Sud d’Italia fu successivamente donato da suo figlio Vincenzo Veneziano all’Ucebi. Un personaggio, come vedremo in seguito, che segnò profondamente la società italiana del tempo e non solo.
Vincenzo Diego
nella foto: a Cersosimo la prima cappella protestante in Basilicata e uno dei primi riferimenti nel sud Italia.
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