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| Tra arte e spiritualità. Intervista all’attore lucano Pietro Sarubbi |
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17/02/2020 | “Seguimi da oggi ti chiamerai Pietro” su San Pietro, “Giuseppe il misericordioso” su San Giuseppe , “Guareschi a modo mio “ su Giovannino Guareschi, “Sant’agostino Cuore Indomito” su Sant’Agostino.
Sono i titoli dei quattro spettacoli all’attivo di Pietro Sarubbi, attore , autore e regista di origini lucane. La predisposizione di Pietro all’Arte si manifesta sin da quando era una bambino e si articola in una carriera da adulto ricca di mille sfumature e contesti diversi: dal circo alla tv negli anni Ottanta con Portobello, Fantastico e numerosi film e fiction, fino al teatro e al cabaret con Zelig e Camera Cafè.
Oltre alle molte esperienze già citate, da annoverare in aggiunta la sua presenza in “The Passion of the Christ” , film del 2004 del regista americano Mel Gibson, che lo sceglie per il ruolo di Barabba.
Pietro Sarubbi, attore lucano naturalizzato a Milano, come vivi il rapporto con le tue origini e che tipo di legame conservi con la Basilica?
Il legame è fortissimo e continuo, appena posso ci corro e la speranza è di costruire qualcosa di veramente bello per la mia regione e un giorno tornarci come buen retiro
Attore, regista ma anche autore, ma ance docente alla Scuola di Cinematografia Luchino Visconti di Milano. Ti chiedo Pietro che cos'e l'Arte? E che cos'è l'Arte per te?
Sono docente di regia cinematografica e produzione cinematografica. L’arte è tutto per me, l’arte è ovunque, non solo a teatro o a cinema, è nell’amore, nella cucina, nella bellezza della natura
In che progetti sei attualmente impegnato? E coincidono tali progetti con i tuoi sogni?
Sto per debuttare a teatri con il mio nuovo spettacolo su Sant’Agostino, i sogni sono tanti e non saranno mai esauditi. Il giorno che un artista avrà finito i sogno avrà finito di vivere. Il mio sogno grande è girare un film sulla Basilicata, sulla sua umanità e sulle sue contraddizioni.
I tuoi spettacoli si ispirano a Santi e figure religiose, come mai questa scelta? E quale il tuo rapporto con la spiritualità
Perché mi interessa indagare come la spiritualità e la presenza di Cristo c’entri con ogni momento della vita, capire quanto ci sia stato della presenza di Cristo nei cambiamenti della vita dei santi, uomini normali: un irascibile pescatore, un solitario falegname, un lussurioso avvocato manicheo incontrano il Signore e diventano santi; se questo è vero tutti possiamo diventare santi o aspirare a fare un cammino di santità, e questa cosa mi interessa molto indagarla e raccontarla nei miei spettacoli.
La Spiritualità è presente in ogni attimo della mia vita, nelle cose belle, nei miei spettacoli e anche nei disastri quotidiani che umanamente vivo ogni giorno.
Ho avuto il grande piacere di conoscere Pietro Sarubbi a Milano; un incontro quello con Pietro, gioioso ed ispiratore, che lascia in chi lo ascolta, tracce di un’umanità pregna di profondità e di amore per il prossimo.
Roberta Laguardia
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