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Guido Crepax, il 23 luglio a Matera inaugurazione della mostra Valentina in Came

20/07/2019

Proseguono a Matera gli appuntamenti con la fotografia d’autore nell’ambito della rassegna Coscienza dell’Uomo, promossa dalla Cine Sud di Catanzaro. Martedì 23 luglio, presso lo Spazio Galleria Cine Sud, ci sarà l’inaugurazione della mostra “Valentina in Camera” di Guido Crepax, a cura di Maurizio Rebuzzini.
Il fumetto icona degli anni ’70, Valentina, sarà il protagonista dell’esposizione che intende rendere omaggio ad uno dei più grandi autori del fumetto italiano ed internazionale, Guido Crepax, e proporre una curiosa riflessione sul rapporto tra fotografia e arte, considerata nelle sue diverse declinazioni. Cinema, teatro, televisione, editoria, fotografia, Guido Crepax, scomparso nel 2003, è stato un artista capace di approcciarsi ad ogni forma d’arte e di cultura, arricchendo con le sue illustrazioni giornali, copertine, spot pubblicitari, fino ad arrivare a vestiti e piastrelle e, ovviamente, ai fumetti. È stata infatti la lunga serie di storie di Valentina, il fumetto comparso per la prima volta sulla rivista Linus nel 1965, il suo più grande successo ma anche la sua più grande passione. Intelligente, sexy, libera e indipendente, Valentina è stata un personaggio capace di catturare l’attenzione di un pubblico sempre più numeroso che, storia dopo storia, si è appassionato alle avventure dell’intrigante fotografa, sapientemente sospese tra realtà e fantasia. Piaceva agli uomini, per la sua procace bellezza, ma anche alle donne per quella capacità di essere libera, forte pur nelle sue tante debolezze e contraddizioni. Un personaggio mitico, ma anche umano, capace di dimostrarsi vicino alle vite reali dei tanti lettori che per anni hanno seguito con affetto la creatura di Crepax che ha curato con dovizia di particolari ogni aspetto di un fumetto divenuto un vero e proprio cult degli anni ’70.
Tradotto in circa 20 lingue diverse, e pubblicato in oltre 170 volumi e più di 200 edizioni, Valentina è stato un successo planetario, per quel suo essere fumetto colto e raffinato, ricco di citazioni, che strizzava l’occhio al cinema, al quale il suo ideatore era molto vicino, e alla fotografia. I dettagli nelle immagini, i particolari, le inquadrature, tutto in Valentina è cinema. È immagine. Ed è per questo che Francesco Mazza e Maurizio Rebuzzini hanno voluto inserire nel cartellone del terzo trimestre di Coscienza dell’Uomo una mostra dedicata alla creatura di Guido Crepax che amava inserire all’interno delle tavole dettagli o intere rappresentazioni della macchina fotografica. A volte per completare il disegno, altre per renderlo protagonista della storia, l’apparecchio fotografico ha fatto spesso bella mostra di sé nel fumetto che rappresenta un intrigante e curioso caso di dialogo tra fotografia e arte e di fotografia nella fotografia.
È ciò che vedremo a Matera, dove l’allestimento della mostra, visitabile fino al 4 agosto, ha l’obiettivo di avviare un dibattito sulla capacità della fotografia di stare in mezzo all’arte, di accompagnarsi al fumetto, ma anche al cinema, all’editoria, all’industria. A metà tra essere occasione di verità e denuncia, o strumento di manipolazione e artificio, la macchina fotografica si rivela nella sua doppia anima e nella sua capacità di trasformarsi da occasione di riflessione, indagine e approfondimento per l’uomo a pericolosa fabbrica di artificio, finzione e superficialità che, anno dopo anno nella nostra epoca moderna, hanno sempre più avviluppato l’uomo e il mondo che lo circonda.
Dopo l’apertura del 23 luglio, un secondo appuntamento è previsto per approfondire il contenuto della mostra Valentina in Camera. Il 29 luglio alle 11.30 presso lo Spazio Galleria Cine Sud si terrà un convegno, alla presenza del curatore Maurizio Rebuzzini e di Francesco Mazza, per dialogare e confrontarsi sul rapporto tra fumetto, cinema e fotografia
Coscienza dell'Uomo e tutti gli eventi in programma sono finanziati dalla Cine Sud di Catanzaro in collaborazione con Hasselblad, Canon, Nikon, Olympus, Panasonic, Sigma, Sony, Tokina-Howa, Toscana Foto Service che hanno reso possibile la realizzazione e la fruizione gratuita degli eventi.
Coscienza dell’uomo è un progetto a cura di Francesco Mazza, Maurizio Rebuzzini e Antonello Di Gennaro .

Guido Crepax (1933-2003)

Nato a Milano nel 1933, Guido Crepas, in arte Crepax, crea il suo primo album a fumetti a dodici anni. Durante il liceo, continua a disegnare per se stesso e gli amici di sempre (Claudio e Gabriele Abbado, Emilio Tadini e il fratello Franco), realizzando illustrazioni e giochi da tavolo dedicati a sport, come il ciclismo, l’atletica leggera, il calcio. Mentre studia architettura al Politecnico di Milano (dove si laurea nel 1958), nel 1953, disegna la sua prima cover per un disco di jazz, alla quale ne seguiranno centinaia di altre, anche di musica leggera, classica e audiolibri, per etichette come La Voce del Padrone, Carish e Ricordi.
Notato dal mondo della grafica pubblicitaria, realizza campagne per importanti realtà, come Shell (Palma d’Oro per la pubblicità nel 1957), Campari, Esso, Standa, Periodici Rizzoli, pneumatici Dunlop, tessuti Terital e -più tardi- Iveco, Fujifilm, Breil, Honda e Sharp. In quaranta anni di attività, ha disegnato migliaia di interpretazioni finalizzate: copertine di libri (per Bompiani, Garzanti, Sonzogno e altri); illustrazioni per periodici femminili (da Novella a Marie Claire), riviste di settore (Galaxy e Velocità) ed enciclopedie (come Le Civiltà, di Vallardi); per trent’anni, copertine e rubriche scientifiche di Tempo Medico (la sua collaborazione più duratura) e, ancora, foulard e paraventi per la Rinascente; immagini per collezioni di moda (in particolare, il nuovo marchio Robe di Valentina, dedicato al suo personaggio principale); biancheria per la casa (per Zucchi), piastrelle (Cotto Veneto) e altri elementi di arredo.
Nel 1965, grazie alla rivista Linus, torna ai fumetti per creare il personaggio che lo ha reso famoso in tutto il mondo: Valentina, la bella fotografa milanese con il volto dell’attrice Louise Brooks, prima e unica eroina dei fumetti che sia invecchiata con il suo autore. Gli altri personaggi femminili da lui creati vivono, invece, in una dimensione assolutamente fantastica, come Bianca, od onirica, come Anita; e, anche, Belinda, scatenata ragazza ye-ye degli anni Sessanta; Giulietta, giornalista in carriera degli anni Ottanta; Francesca, adolescente inquieta dei Novanta.
Meticolose e raffinate sono le sue trasposizioni a fumetti di diversi romanzi (come Il Giro di Vite, di Harry James, Il processo, di Franz Kafka, e l’Histoire de l’Oeil, di Georges Bataille); classici della letteratura erotica (Emanuelle, Justine, Histoire d’O, Venere in pelliccia e Casanova) e del terrore (alcuni racconti di Edgar Allan Poe, Dracula, Dottor Jeckyll e Mister Hyde e Frankenstein, l’ultima storia che ha disegnato). Attento e appassionato cultore di tutte le arti, ha creato storie dedicate alla musica classica e al jazz (da Bach a Charlie Parker), alla pittura e alla scultura (da Kandinskij a Moore). Ricostruzioni storiche come La Calata di Macsimiliano, L’uomo di Pskov e alcuni episodi della Decouverte du Monde, per l’Enciclopedia Larousse. Complessivamente, ha disegnato e scritto oltre cinquemila tavole a fumetti. I suoi libri sono stati pubblicati in più di duecento edizioni nelle principali lingue conosciute.
Ha lavorato anche per la televisione, disegnando caroselli e sigle; il cinema, collaborando con il regista Tinto Brass; e per il teatro, disegnando scene e costumi per una commedia con la regia di Luigi Squarzina e i costumi per l’opera lirica Lulu, di Alban Berg, diretta dal regista Mario Martone. Come artista puro, ha realizzato oltre cento opere a tiratura limitata tra serigrafie, litografie e acqueforti e tenuto decine di mostre personali in varie città d’Italia e all’estero. Di lui hanno scritto, tra gli altri, Roland Barthes, Alan Robbe-Grillet, Achille Bonito Oliva, Piero Chiara, Gillo Dorfles, Oreste Del Buono, Umberto Eco, Maurizio Fagiolo dell’Arco, Giovanni Gandini e Vincenzo Mollica. Inventare e realizzare bellissimi giochi da tavolo, sportivi o dedicati a grandi battaglie storiche, è stato il suo principale passatempo.
Guido Crepax ci ha lasciati il 31 luglio 2003.

«Crepax è un ottimo narratore; sa che l’immagine deve essere viva, raccolta in un lampo per non allentare mai la suspense. Sa che tutto deve essere riconosciuto immediatamente (i personaggi, gli oggetti, le intenzioni, i gesti), perché la logica voluttuosa della narrazione possa schiudersi subito, facilmente, nel lettore». Roland Barthes

«Con Crepax cambiava il senso del tempo nel fumetto, ovvero il rapporto tra spazio e tempo[...]: due inquadrature potevano suggerire contemporaneità, come se il lettore voltasse rapidamente la testa da una parte e dall’altra di una scena, cogliendo nello stesso istante due particolari diversi». Umberto Eco



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