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Come sfruttare al massimo il nostro potenziale mentale per godere la vita |
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4/03/2019 | Il libro di Francesca Luzzi “Una mente strategica -Come sfruttare al massimo il nostro potenziale mentale per godere a pieno la vita” di 176 pagine, edito da Imprimatur editore, ed acquistabile al prezzo di 15 euro, afferma che una mente strategica può esser definita come l’assetto mentale che ci permette di essere più elastici e morbidi nel momento in cui ci troviamo a interagire con noi stessi, con gli altri e con la realtà; è la forma mentis che ci consente di adattarci in modo funzionale alla realtà e significa, inoltre, parlare di qualcosa che non ci viene fornito in dono alla nascita, bensì di una costruzione quotidiana che nasce dall’interazione tra i nostri pensieri e i nostri modi di agire. La capacità di raggiungere il benessere mentale e quell’equilibrio instabile che ci porta, la si acquisisce solo e se ognuno di noi è disposto a mettersi in gioco e a riconoscere la fondamentale importanza dei nostri processi mentali in ogni ambito della vita quotidiana.
Mentre il concetto di transitorietà, non ci viene inculcato come invece si fa per tante cose molto più futili, perché ovviamente si preferisce evitare di pensarci e glissare, ma è un concetto che non ci deve spaventare e deve essere una leva potente per spingerci a vivere davvero. Dopotutto, siamo gli unici esseri viventi che riescono a essere consapevoli della morte, sappiamo che prima o poi accadrà; questo non succede in nessun altro caso, proprio in virtù del fatto che un cane o un maiale, seppur molto intelligenti, possono sì percepire il pericolo di vita e provare paura, ma non possono essere consapevoli dell’evento morte e rifletterci sopra, come noi. Questo, ovviamente, da un lato può farci soffrire perché ci toglie forse quella leggerezza nel vivere data dall’inconsapevolezza, ma dall’altro lato può essere utilizzato per riempire di significato e serenità la nostra esistenza. Nel testo viene affermato che troppo spesso il dono meraviglioso che è la vita, viene vissuto non al massimo delle potenzialità, lasciando che tutto scorra inesorabilmente quasi senza porre attenzione a ciò che ci circonda e che ci viene regalato. In fondo la vita non è assolutamente un nostro diritto, ma semplicemente un dono molto fragile, che non sapremo quanto durerà. Pertanto questo volume si propone di essere, un piccolo ma concreto aiuto per cercare di vivere nel miglior modo, sfruttando al massimo il nostro potenziale mentale e quello dei nostri figli affinché sia possibile godere a pieno di ciò che ci circonda.
Biagio Gugliotta |
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