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| Il kimono (da Senise) nuovo must-have per Natale-Capodanno 2017-2018 |
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10/12/2017 | Donne dimenticate i soliti vestiti eleganti e griffati per le prossime festività. Il nuovo must-have per Natale-Capodanno 2017-2018 è il kimono. Indossato come simil-vestaglia, tradizionalissimo o completamente ridisegnato, a fiori, di seta o da geisha moderna o che gioca a diventare sexi , è il capo di tendenza lanciato da quel “caso tutto lucano” di “lifestyle brand” che è il laboratorio di Felisao etno chic alta moda (Senise). Dopo la “provocazione” di quest’estate per la più importante festa tradizionale per le donne – il kimono abito da sposa – questa volta Felicita Castelluccio si è superata per creatività e immaginazione.
La collezione Levante, presentata in questi giorni a Senise, in linea con la tendenza Etnochic che è l’anima della Felisao, si ispira prevalentemente ai kimono, attingendo e fondendo tra loro gli stili dell’estremo oriente. Nascono così , abiti da sera, dove il richiamo ai Paesi delle donne misteriose e dagli occhi a mandorla, emerge nella linea delle maniche e nell’utilizzo di cinture che rievocano gli obi dei kimono giapponesi. I tessuti adoperati , velluto, ciniglia, seta, rendono il capo particolarmente elegante. Capi dalle linee essenziali per dare maggior risalto ai particolari. Creati pensando a tutte le donne.
Mi preme sottolineare un concetto. La scelta – dice Felicita - di ispirarsi ad altre culture non è dettata dal rinnegare le proprie origini italiane, e nella fattispecie, lucane. Al contrario, proprio perché forti della propria identità, ci si può permettere di cogliere il bello che ovunque risiede. Ritengo, personalmente, che l’essenza del Made in Italy sia ravvisabile nella cura, creatività e qualità della produzione. E in tale contesto, ritengo altresì, che la Basilicata e le aziende di produzione lucane, possano essere, a pieno titolo, rappresentative del valore aggiunto che da sempre il Made in Italy reca in se.
Giapponese, da judo o da geisha, indossarlo sembrerebbe complicato e invece non lo è affatto. Nei modelli della collezione Felisao etno chic alta moda (Senise) iI kimono si può indossare aperto come un capospalla, ma anche chiuso e annodato sovrapposto abito a fiori, completo-pantaloni. E poi il segreto è giocare al punto da osare con il "pigiama style" (Magnolia), un capo a metà strada tra kimono e vestaglia, ultra chic. O il più facile da indossare (Peonia) perché a metà strada tra l’abito elegante e lo chic e i più tradizionali (Bamboo, Sakura, Nandina). E i colori? Si passa dai rossi, tradizionali, molto popolari tra le donne perché simbolo di bellezza e giovinezza, a quelli morbidissimi con colli impreziositi di ricami purchè uniscano i richiami a un’eleganza senza tempo, come quella tipica del costume tradizionale giapponese, a una versatilità e un dinamismo indispensabili. Eclettismo e versatilità sono necessità imprescindibili che si ritrovano nei kimoni di Felicita. Via libera dunque a maniche scampanate, colli alla coreana, sete lucide e linee lunghe e fluide fino alla caviglia, da sfoggiare come long dress elegante da sera o in versione tunica su pantaloni ampi in coordinato: un 'ensemble perfetta per una cerimonia. E per sfatare un luogo comune: sono kimono su misura che si trovano in tutte le lunghezze, con un unico accorgimento: se siete piccoline, sceglieteli corti, se siete alte puntate anche sul lungo al polpaccio o alla caviglia, per un effetto iper chic.
Ma non solo capo da grandi serate e feste. Il kimono è una valida alternativa al solito abito elegante per un look da giorno casual-chic all'insegna del contrasto, con gonne lunghe e stiletto per un outfit sofisticato da ufficio, con pantaloni dritti per un risultato charmant.
La filosofia di Felicita Castelluccio in proposito è semplice (come per il kimono): l'abito nasce dall'esigenza di coniugare l'amore per le varie espressioni di femminilità ( da qui l'apertura all'etnico) con il desiderio di poter servire la fascia di donne che non rispecchia i canoni imposti dalla moda, ma che si serva di essa per esprimere la propria personalità. Cerco di fotografare il paradigma della donna contemporanea e – dice - costruisco le collezioni pensando a chi le indosserà. Mi sento in sintonia con il risultato delle mie creazioni, proprio perché probabilmente in fondo io stessa rappresento il modello che inseguo. Credo che anche un semplice abito possa essere veicolo di cultura. Non dimentichiamo che la Basilicata reca in se tracce di vari popoli pur avendo ben difeso la propria autenticità.
Una collezione che dimostra un grande coraggio di proposte ma (il segreto del successo): anche con le migliori tecniche di pubblicità e marketing, senza creatività e soprattutto identità è impossibile emergere.
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