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Bernalda, intervento dei Carabinieri: sequestrate strutture abusive in area paesaggistica protetta

2/09/2025



Questa mattina, i Carabinieri del Nucleo Tutela Biodiversità di Metaponto, insieme al Comando Provinciale di Matera, hanno eseguito un sequestro preventivo presso il campeggio “Riva dei Greci” a Bernalda, su disposizione della Procura della Repubblica di Matera. L’intervento ha interessato due bungalow e 84 unità abitative mobili ritenute abusivamente collocate in area paesaggisticamente tutelata, con possibili violazioni in materia edilizia e ambientale. L’operazione mira a preservare il territorio e impedire ulteriori abusi. Segue il comunicato stampa.

Su disposizione della Procura della Repubblica di Matera ed in esecuzione di provvedimento emesso dal G.i.p. presso il Tribunale di Matera, questa mattina i Carabinieri del Nucleo Tutela Biodiversità di Metaponto, coadiuvati dai Carabinieri del Comando Provinciale di Matera, hanno dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo avente ad oggetto strutture ubicate all’interno del campeggio “Riva dei Greci” nel territorio del Comune di Bernalda, area ricadente in zona tutelata paesaggisticamente.
Il provvedimento riguarda in particolare 2 bungalow, che, secondo la provvisoria ricostruzione investigativa, sarebbero stati realizzati in assenza del permesso di costruire, dell’autorizzazione paesaggistica e della preventiva valutazione di incidenza ambientale o in difformità dai titoli edilizi già rilasciati, con ampliamenti non autorizzati;
Sequestrate, altresì, 84 unità abitative mobili collocate in modo stabile nell’area del campeggio, poste a distanza ravvicinata e collegate alle reti fognaria, idrica ed elettrica mediante diramazioni interrate: tale assetto, secondo gli accertamenti compiuti, le rende non amovibili e dunque equiparabili a manufatti edilizi permanenti.
Le ipotesi di reato provvisoriamente contestate – e suscettibili di modifica all’esito degli ulteriori sviluppi – sono le seguenti:
-lottizzazione abusiva e opere edilizie in area vincolata in assenza/ difformità dei necessari titoli;
– mancata preventiva denuncia/deposito dei progetti all’autorità competente;
– distruzione o deturpamento di bellezze naturali, con riferimento ai possibili effetti pregiudizievoli sull’ecosistema dell’area di conservazione “Costa Ionica Foce Bradano”.
II G.I.P., sulla base degli atti sinora acquisiti, ha ritenuto sussistente il fumus dei reati ipotizzati e il periculum di aggravamento o protrazione delle conseguenze, disponendo quindi il sequestro preventivo dei bungalow e delle 84 unità abitative sopra descritte, al fine di impedire l’ulteriore utilizzo delle opere e preservare il territorio da ulteriori trasformazioni non autorizzate.
Si rappresenta che il decreto è stato emesso sulla base degli atti allo stato disponibili e che la posizione della persona sottoposta a indagini sarà oggetto di ulteriore approfondimento nel pieno contraddittorio con la difesa, secondo le norme del codice di procedura penale.




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