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Castronuovo, la rabbia del sindaco: ‘Abbiamo realizzato l’acquedotto ma tante famiglie ancora senza gli allacciamenti’ |
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23/07/2025 |
|  In Basilicata la crisi idrica sta facendo molto discutere e, soprattutto, arrabbiare. Le difficoltà del comparto agricolo e le razionalizzazioni nelle case stanno purtroppo facendo perdere la pazienza a tanti lucani. Nella fattispecie, sappiamo bene come il problema riguardi gli invasi colpiti dalla siccità ma, per non farci mancare nulla, ecco che troviamo altri disagi relativi a questa risorsa non direttamente riconducibili alla scarsità, bensì a ragioni che sembrano di natura strettamente burocratica. È quanto emerge da uno sfogo di Antonio Bulfaro, sindaco di Castronuovo di Sant’Andrea, circa la mancanza di acqua potabile in alcune frazioni del suo Comune nonostante la realizzazione di un acquedotto rurale. Tuttavia, con i contributi per i vari allacciamenti già pagati dagli utenti, nessuno si è fatto ancora vedere per provvedere ad effettuarli. “Questa storia è assurda - tuona Bulfaro - perché come Comune abbiamo investito circa 200mila euro, ed erano nostre risorse, per la realizzazione di questo acquedotto rurale che consentirà di ricevere acqua potabile ad una quindicina di famiglie, che vedono la condotta finita ma purtroppo non possono trarne alcun vantaggio. L’opera ha già passato il collaudo e nonostante gli abitanti di queste frazioni abbiano anche versato il contributo, Acquedotto Lucano non ha ancora provveduto all’allacciamento”. L’opera è stata terminata da quasi un anno, eppure i residenti sono costretti a rifornirsi ancora con le cisterne. “Non possono fare altro che ricorrere alle autobotti, nonostante i soldi spesi da noi e da loro”, sbotta ancora il primo cittadino.
 Ma c’è un’altra questione per la quale Bulfaro ha alzato la voce e riguarda la viabilità, nello specifico lungo la strada provinciale 42. “Come in passato, anche quest’anno ci troviamo di fronte a ritardi nello sfalcio dell’erba. L’arteria è fondamentale per i nostri spostamenti, ma nel tratto che attraversa il nostro territorio è quasi impercorribile per via della vegetazione che in pratica attraversa la carreggiata da una parte all’altra. Io ho personalmente sollecitato l’intervento della Provincia e del Consorzio di Bonifica, ma entrambi gli enti hanno fatto a scarica barile e la situazione ancora non si è sbloccata. Lo scorso anno era successa esattamente la stessa cosa, sono intervenuti ma con grave ritardo e dopo essere stati richiamati. Mi dispiace essere costretto a ripetere sempre le stesse richieste, è indispensabile una maggiore solerzia”.
Gianfranco Aurilio Lasiritide.it |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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