|
Bullismo e cyberbullismo. ''Il peso delle parole'', emozioni e riflessioni al Campus Fortunato |
---|
28/04/2025 |
|  Profonda partecipazione al Campus dell’I.I.S. "Giustino Fortunato" di Rionero in Vulture per l’evento "Il peso delle parole", parte del progetto “Stop agli scherzi che non fanno più ridere”. Ispirati dal film Il ragazzo dai pantaloni rosa, studenti e relatori hanno affrontato i temi del bullismo e del cyberbullismo. Ospiti d’eccezione Arisa e Samuele Carrino. Forte il messaggio lanciato: non restare soli, chiedere aiuto e scegliere sempre il rispetto e la gentilezza. Di seguito riportiamo il comunicato della prefettura di Potenza. Riflessioni profonde ed emozioni intense si sono alternate, questa mattina, al Campus dell’Istituto di Istruzione Superiore I.I.S. “Giustino Fortunato” di Rionero in Vulture (PZ) che ha ospitato l’evento dal titolo “Il peso delle parole”, nato nell’ambito del Progetto in rete “Stop agli scherzi che non fanno più ridere”, promosso dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Basilicata e rivolto agli studenti del polo liceale rionerese, dell’ex Circolo Didattico Rionero in Vulture, dell’I.C. M Granata Rionero Atella e dell’I.C. Rapolla Barile. Prendendo spunto dal film “Il ragazzo dai pantaloni rosa” - basato sulla drammatica storia del giovane Andrea Spezzacatena morto suicida alla giovanissima età di 15 anni - l’iniziativa mirava ad accendere i riflettori e suscitare un autentico dibattito sui temi del bullismo e del cyberbullismo. Obiettivo ampiamente raggiunto. I numrosissimi adolescenti presenti in platea hanno, infatti, colto al volo la preziosa occasione di entrare in dialogo con l’autorevole parterre di relatori che ha offerto spunti e riflessioni da qualificanti punti di osservazione. Sul palco, accanto al Prefetto di Potenza Michele Campanaro, l’Assessore del Comune di Rionero Cinzia Gliaschera, la Dirigente dell’I.I.S. “G Fortunato” di Rionero Antonella Ruggieri, la referente dell’Ufficio Scolastico Regionale Barbara Coviello, i Dirigenti dell’ex Circolo Didattico Rionero in Vulture Tania Lacriola, dell’I.C. M Granata Rionero Atella Domenico Quatrale, dell’I.C. Rapolla Barile Maria Antonietta Garofalo e lo psicoterapeuta Michele Di Nardo. Guest stars della mattinata e l’attore Samuele Carrino, protagonista del film “Il ragazzo dai pantaloni rosa” e l’artista lucana Arisa, autrice di Canta ancora, colonna sonora della pellicola. A moderare il dibattito Elisabetta Ferrari, psicomotricista e terapista dell’età evolutiva. Una struggente interpretazione di Canta ancora, eseguita da Arisa e da una giovane e talentuosa studentessa, ha introdotto un intenso dibattito che si è focalizzato su diversi approfondimenti: importanza del dialogo, necessità di sostenere una reale rete sociale, responsabilità delle agenzie educative, solitudine, emarginazione, pericolosità dei social, rapporto con in genitori ed impatto emotivo dell’esperienze vissute da bambini, relazioni affettive, relazioni amicali, ecc... Ad infiammare, poi, i cuori della giovane platea, l’intervento di Samuele Carrino che ha preso per mano i suoi coetanei per accompagnarli nel suo personale percorso umano vissuto nei panni di Andrea, che lo ha visto immedesimarsi con le con le ferite provocate da un feroce ed insensato bullismo Commoventi, poi, le parole di Arisa che, con grande delicatezza, ha raccontato le ragioni del suo coinvolgimento nel progetto cinematografico: una lettera che Andrea scrive a sua madre, questo il senso della canzone Canta ancora che parla di amore e protezione e del legame indissolubile che lega, appunto, una madre a suo figlio. L’artista lucana ha poi invitato i suoi giovani interlocutori a scegliere sempre la strada del bene e della gentilezza. Una platea attenta e silenziosa ha, infine, ascoltato le parole del Prefetto di Potenza Michele Campanaro che ha voluto ricordare la drammaticità dei tanti episodi, tristemente noti alle cronache, scaturiti in contesti adolescenziali intrisi dalla prevaricazione e dalla violenza. Ha ricordato, inoltre, l’impegno e la generosità di genitori come Paolo Picchio che, avendo perso una figlia, danno un senso al proprio dolore, girando l’Italia in lungo ed in largo, condividendo con i giovani la propria esperienza, con la speranza che quanto accaduto non si ripeta più. Il Rappresentante del Governo ha poi invitato i ragazzi a chiedere aiuto, in primo luogo alle agenzie educative per eccellenza che sono la famiglia e la scuola, ma anche alle Istituzioni. In questa direzione, ha ricordato ai ragazzi che, dal 2017, esiste YouPol, applicazione della Polizia di Stato per segnalare casi di bullismo, anche in forma anonima.
“Cari ragazzi non vi girate mai dall’altro lato. Se vedete delle ingiustizie o, peggio ancora, se quelle ingiustizie le subite voi, chiedete aiuto, fate sentire la vostra voce. Non siete soli! Il tema che abbiamo affrontato oggi è davvero complesso, con potenzialità deflagranti sulle vite di tutti. Per dare un’idea della portata del fenomeno, ricordo che le statistiche ci raccontano che almeno 1 ragazzo su 3 è vittima di episodi di bullismo. Per questo, ingrazio profondamente la Dirigente scolastica Antonella Ruggeri ed i professori di questo Polo scolastico d’eccellenza che, ancora una volta, conferma di avere davvero a cuore la migliore Educazione dei nostri ragazzi. E ringrazio Arisa ed il giovane Samuele Carrino per la loro presenza qui oggi, tutt’altro che scontata, in una giornata che, sono sicuro, resterà nei ricordi di tutti”, le parole conclusive del Prefetto alla giovane platea. |
CRONACA
SPORT
|
Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
 |