“Vogliamo restituire ai lucani ciò che è dei lucani, il cambio di paradigma è culturale ed epocale. Prima i soldi delle compensazioni passavano anche per l’intermediazione della politica, ora arriveranno direttamente ai cittadini. Stiamo lavorando perché i cittadini non paghino più la spesa per il gas naturale, con una riduzione della spesa di almeno il 50 per cento. Si tratta naturalmente di un processo che deve avere un completamento, però i presupposti sono tali da farmi ritenere che possa essere realizzato da ottobre di quest'anno. Questa richiesta l’ho fatta personalmente all’amministratore delegato dell’Eni De Scalzi che ringrazio per averla accolta e sostenuta. Non è sempre facile trovare queste condizioni di reciprocità. Naturalmente continueremo a pagare gli oneri di sistema che non sono nella disponibilità della Regione. Cercheremo inoltre di evitare abusi e per l’erogazione del beneficio si farà riferimento alla media dei consumi degli ultimi tre anni. L’accordo è funzionale alla transizione energetica e serve a combattere lo spopolamento. Non possiamo dare il gas alle imprese perché sarebbe un aiuto di Stato, ma alle imprese giungerà il beneficio indiretto di una popolazione interessata a riabitare la regione, e prevederemo altre forme di sostegno”.
Così il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, ha spiegato oggi in un incontro con i giornalisti il senso del Protocollo d’intenti tra Regione Basilicata, Eni e Shell sulle “Misure compensative per la sostenibilità ambientale e lo sviluppo del territorio regionale”, che è stato firmato ieri a Potenza.
“C’è una differenza enorme con gli accordi precedenti, il nostro è notevolmente più vantaggioso per i lucani – ha aggiunto Bardi. Eni e Shell si sono impegnati a portare in Basilicata le loro valide esperienze per progetti di sviluppo. Mettiamo in campo 190 milioni, le nostre imprese potranno investire per creare occupazione e formare le professionalità necessarie per obiettivi di sviluppo ambientale che rispecchiano le esigenze del nostro territorio, per garantire la messa in sicurezza del territorio, recuperare e valorizzare le aree abbandonate, ricostruire gli habitat naturali, incentivare il risparmio, l’efficienza energetica e la mobilità sostenibile, sviluppare l’economia circolare, la bio economia, la green economy, l’agricoltura sostenibile. Abbiamo infine previsto la costituzione di un tavolo di concertazione, vogliamo condividere con tutte le componenti della società lucana questo impegno”.
Fanelli: “Accordo con ENI e Shell scrive nuova pagina per la Basilicata”
“I lucani per la prima volta avranno un beneficio diretto legato alle attività estrattive in Basilicata. La Giunta regionale ha approvato un accordo con ENI e Shell che presenta tanti aspetti innovati e positivi, tra tutti spicca il fatto che il gas, la materia prima – la più importante voce della bolletta (Spesa per il gas naturale) - sarà integralmente pagata dalla Regione ai lucani. Ringrazio il Presidente Bardi per aver attivato tutte le interlocuzioni istituzionali possibili, ai massimi livelli, per dare ai cittadini lucani tutti un beneficio diretto, immediato e automatico. Rispetto al passato, questo accordo è notevolmente più vantaggioso per i nostri territori e per i cittadini. I quasi 200 milioni di euro che andranno alle imprese lucane sono una cifra importante che testimonia l’attenzione di questa giunta regionale verso chi lavora e produce in Basilicata. È stata scritta una nuova pagina di storia della nostra Regione e sono sicuro che i cittadini apprezzeranno questo nuovo corso. Il nostro territorio è strategico per tutto il paese e merita il dovuto riconoscimento, atteso da troppi anni. Finalmente il cambiamento è arrivato”. Lo afferma in una nota il Vicepresidente della Giunta regionale di Basilicata, Francesco Fanelli.
Accordo concessione Val d’Agri, Cupparo: centrale agricoltura sostenibile
“L’accordo di compensazione per la concessione ‘Val d'Agri’ tra la Regione e le compagnie energetiche Eni e Shell firmato ieri dal presidente Bardi è il traguardo di un lungo e faticoso lavoro di interlocuzione, confronto ed anche pressing nei confronti delle compagnie petrolifere e dei Ministeri competenti che mi hanno visto sempre incessantemente impegnato insieme al precedente assessore all’Ambiente Gianni Rosa, all’assessore Francesco Fanelli con la regia del nostro presidente Bardi che ha annunciato oggi ai lucani gli importanti risultati ottenuti. È dunque motivo di particolare soddisfazione aver raggiunto il risultato preventivato e siglato negli accordi preliminari del 2021, per il quale abbiamo messo in campo un’azione corale, da parte sia della Giunta precedente che all’attuale, sostenuta, per tre anni, oltre che dalla Presidenza, anche dagli uffici dei Dipartimenti Attività Produttive e Ambiente. Sono certo che i grandi benefici positivi ricadranno su tutte le nostre comunità locali e favoriranno, tra l’altro, tutte le categorie produttive. Da attuale assessore per le Politiche Agricole mi preme sottolineare la situazione non più sostenibile dei costi energetici a carico delle imprese agricole ed agro-alimentari e pertanto le attese del mondo agricolo sono forti per abbattere questi costi come quelle per favorire nuovi investimenti. Lo sviluppo sostenibile, che è l’obiettivo centrale dell’accordo, ha proprio nell’agricoltura il suo punto di forza. Recuperare e valorizzare le aree abbandonate insieme a sviluppare l’economia circolare, la bio economia, la green economy, l’agricoltura sostenibile sono infatti le ‘missioni’ che affidiamo all’intesa che può segnare una svolta nel contrasto allo spopolamento delle aree più interne e di montagna. Voglio infine ricordare che resta ancora aperta una questione per la quale ho svolto un’iniziativa specifica che è quella relativa al recupero degli oltre 41 milioni di euro dal MISE maturati dal 2015 per la ripartizione annuale del Fondo idrocarburi, trattenuti al MISE e che non sono stati ancora erogati alla nostra Regione”. È quanto ha dichiarato l’assessore regionale per le Politiche Agricole Francesco Cupparo.