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L'ultimo saluto ad Antonio: ''tanti gli interrogativi a cui rispondere ma ora è il momento della preghiera'' |
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11/06/2021 |
| Sono stati celebrati ieri pomeriggio i funerali di Antonio Laterza, il 46enne morto in seguito ad un infortunio sul lavoro. L'ultimo saluto ad Antonio è stato dato nella chiesa Madre di Francavilla in Sinni. La salma è arrivata nel suo paese poco dopo le 16.00 direttamente in chiesa, per consentire alle tante persone accorse a dargli l’ultimo saluto di poterlo fare nel rispetto delle restrizioni anti covid. ‘’Ho pregato tanto in questi giorni- ha detto don Giuseppe Gazzaneo che ha celebrato assieme a don Franco La Canna- Ci sono tanti interrogativi a cui bisogna rispondere. Ma questo è il momento della preghiera. Antonio vive, anche se in modo diverso. E vive nel ricordo di tutti coloro che lo hanno conosciuto e amato. Questo è il momento del dolore ma anche della grande speranza’’. Presenti, al funerale, i sindaci di Francavilla e della vicina comunità di Chiaromonte, Romano Cupparo e Valentina Viola, e l’assessore regionale Francesco Cupparo. Antonio è stato avvolto simbolicamente nell’abbraccio del grande mondo del volontariato e del dono, con il presidente regionale Aido Fabiano Popia, quello provinciale Michele Arenella e locale Pierina Lo Bosco; la presidente di Avis Francavilla in Sinni Luana Durante. ‘Questa comunità ha dato sempre spazio alla divulgazione del messaggio della donazione. - ha detto, alla fine, un commosso Fabiano Popia- Mi trovo qui oggi perché sono solidale con le famiglie che soffrono. Le persone che hanno ricevuto il dono da Antonio pregheranno per lui e per voi, questo basta, senza cercare chi ha ricevuto una nuova speranza grazie ad Antonio’’. L’ultimo messaggio di don Franco è stato per il figlio di Antonio: ‘’devi essere orgoglioso di tuo padre. Segui il suo esempio di generosità’’.
Mariapaola Vergallito
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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