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Droga: ''It's business"; sequestri per 548 mila euro

6/04/2021



Nella mattinata odierna, nell’ambito dell’indagine convenzionalmente denominata “It’s business”, coordinata dalla Procura della Repubblica di Potenza-Direzione Distrettuale Antimafia e condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Acerenza, a seguito della quale in data 10 marzo scorso erano stati sequestrati oltre 3 kg di cocaina, 6 kg di marijuana e sottoposti a fermo i seguenti nr. 5 indagati, ritenuti responsabili di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti e detenzione ai fini di spaccio in concorso:



veniva data esecuzione, da parte del citato Reparto, al decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca (ex artt. 321, comma 2 c.p.p., 73 comma 7 bis, D.P.R. 309/90), emesso dal GIP presso il Tribunale di Potenza, su richiesta della D.D.A. di Potenza, dei seguenti cespiti:
2 immobili per civili abitazioni siti in Palazzo San Gervasio (PZ); 1 immobile per attività commerciale sito in Palazzo San Gervasio (PZ); autoveicolo Suzuki Vitara; autoveicolo Renault Clio;2 terreni seminativi rispettivamente di are 71,41 e 72,31 siti in Banzi (PZ);
€ 268.300 euro in banconote di vario taglio;
ritenuti profitto, prodotto o cose che servirono o furono destinate a commettere il reato, già sequestrati con finalità probatorie all’esito delle perquisizioni eseguite durante il citato provvedimento di fermo a carico degli indagati ed il cui valore è stato stimato pari a circa € 548.000,00.
L’odierno provvedimento consegue le investigazioni che hanno consentito di disvelare le attività, delineandone la struttura, di un gruppo criminale composto dai predetti indagati, con base operativa a Palazzo San Gervasio (PZ), in grado di approvvigionare sostanze stupefacenti, segnatamente cocaina e marijuana, anche in altri comuni, pugliesi e lucani, limitrofi.
Nello specifico, le indagini hanno permesso di evidenziare l’esistenza di una stabile organizzazione a carattere marcatamente familiare, avente sede logistica e operativa nell’esercizio commerciale del luogo, adibito alla vendita di frutta e verdura, intestato alla madre dei fratelli DN.
In esso la droga, quotidianamente, veniva meticolosamente pesata e confezionata, in dosi standardizzate di diverso peso, e poi smerciata:
all’interno del negozio medesimo, in cui gli acquirenti si recavano confondendosi tra i normali clienti, talvolta utilizzando la Carta Reddito di Cittadinanza per pagare lo stupefacente; in altri luoghi isolati, al di fuori dell ‘abitato, in aree rurali dove avvenivano abitualmente ulteriori scambi.
Durante le indagini, iniziate nel mese di gennaio 2020, consistite principalmente in attività di intercettazioni telefoniche ed ambientali, oltre che installazione di apparecchiature di videoripresa ed analisi delle relative immagini, servizi di osservazione e pedinamento, nonché controlli e perquisizioni, sono stati effettuati sinora, precedentemente agli arresti ed ai sequestri sopra indicati, 7 arresti in flagranza di reato che hanno permesso di sequestrare 140 gr. circa di sostanza stupefacente (cocaina e marijuana).



 


 




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