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Un progetto sulle eccedenze alimentari per contrastare l'ingiustizia sociale

23/02/2021



Quello che più ci preoccupa in questi tempi così difficili e con questi scenari così incerti è la pandemia della povertà.


Una piaga dolorosa che già prima del flagello del Covid stava colpendo duramente la nostra società e il nostro Paese; i dati del 2019 sono impietosi: 1,7 milioni le famiglie in condizioni di povertà assoluta in Italia per un totale di 4,6 milioni di individui. È invece pari all'8,6% la percentuale delle famiglie povere nel sud, rispetto al 5,8% del nord e al 4,5% del Centro. E se la percentuale della povertà relativa familiare a livello nazionale è dell'11,8%, in Basilicata aumenta esponenzialmente arrivando a quasi il 18%.


Insomma quando una epidemia è già in atto diventa subito pandemia. E l'emergenza sanitaria di questi tempi ci sta insegnando che dinanzi ad una pandemia bisogna fare fronte comune.


È quello che il Ce.St.Ri.M. ha voluto fare con la Caritas di Melfi, Rapolla, Venosa, il Comune di Rapolla e la Federazione provinciale Coldiretti di Potenza ideando il Progetto “Four F – Food for Future Family” per rispondere all' Avviso Pubblico  della Regione Basilicata “Sistema Regionale di Recupero e Distribuzione Eccedenze Alimentari e non” - DGR n. 732/2019  e n. 266/2020 e che domani 24 febbraio alle ore 16.00 presso la sede della Protezione civile di Rapolla, prenderà ufficialmente l'avvio dopo mesi di preparazione resa ancora più complicata dalla sopraggiunta emergenza sanitaria, con la consegna e distribuzione delle Eccedenze alimentari donate dalla Cooperativa Agricola l'Officina Verde.


Il recupero e la contestuale donazione di eccedenze alimentari alle famiglie più bisognose del Vulture-Melfese è l'obiettivo centrale del progetto che non potrà fare a meno ovviamente della solidarietà e della sensibilità di supermercati, botteghe alimentari, panifici del territorio con i quali si sta già costruendo una rete.


Indispensabili saranno il coinvolgimento delle locali Amministrazioni comunali a partire dal comune di Rapolla che ospiterà il Centro logistico del deposito e della distribuzione, fondamentale sarà l'apporto, la competenza e la capillarità delle Caritas parrocchiali con i loro centri di ascolto e determinante sarà il lavoro di raccolta e consegna di eccedenze agricole da parte della Federazione provinciale Coldiretti di Potenza.


Una rete di solidarietà insomma che però vuole essere soprattutto una rete educante perché si propone nello stesso tempo di promuovere diffusi modelli di consumo, di responsabilità e di sostenibilità a partire proprio dai giovani. Perché la povertà non è un flagello della natura ma una grave ingiustizia sociale.


E ci piace iniziare questo nostro percorso nella memoria di Luca Attanasio, Vittorio Iacovacci e Mustapha Milambo vittime di agguato mortale in Congo proprio mentre erano impegnati in un viaggio nell'ambito di un programma di alimentazione scolastica nei territori più martoriati di quel Paese.





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