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Chiusura scuole: il Tar si è espresso |
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2/12/2020 |
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La Regione Basilicata ''non ha adempiuto a quanto disposto con decreto monocratico del Tribunale n. 272/2020''. In futuro, quindi, “dovrà uniformarsi alle esigenze di approfondimento istruttorio e motivazionale ivi analiticamente indicate, fatte salve ovviamente le esigenze derivanti dall’evoluzione del quadro normativo.” Si pronuncia così il Tar Basilicata sul ricorso presentato contro l'ordinanza del presidente Vito Bardi con la quale è stata disposta l’attivazione della didattica a distanza in tutte le scuole in Basilicata a causa dell’aumento dei contagi da Covid. Dunque se non vi dovessero essere altre novità, il 4 dicembre dovrebbero riprendere le lezioni in presenza alle elementari e nelle scuole medie inferiori.
''Il Tar di Basilicata non ha sospeso l'ordinanza in vigore mancando un solo giorno alla sua scadenza. Ma ha ribadito che la prossima, eventuale, dovrà uniformarsi a quanto già indicato, ovvero chiusure limitate ai singoli territori in cui vi siano sensibili focolai e previo accertamento che le scuole coinvolte siano in grado di assicurare il servizio di didattica a distanza senza creare discriminazioni fra i bambini e le famiglie''. Ha detto Nino Carella, uno dei promotori del ricorso. ''Salvo che un nuovo dpcm non gli attribuisca poteri che, evidentemente, la Regione non ha.Senza il nostro ricorso la Regione Basilicata avrebbe dunque avuto le mani libere.
Da domani è finita, e anche in Basilicata sarà ristabilito il Diritto, con i paletti che abbiamo conquistato.Vedremo se è finita qui, noi continuiamo a vigilare''.
Sulla sentenza è intervenuto lo stesso Bardi:
“Viene così riconosciuto – è il commento del presidente della Regione Vito Bardi – che la Regione ha adottato misure appropriate a tutela della salute pubblica e nell’esclusivo interesse della comunità regionale, sulla base delle evidenze scientifiche che, nel caso specifico, avevano segnalato un considerevole aumento dei contagi nelle fasce di età degli scolari e degli studenti. Naturalmente – aggiunge Bardi – le scelte della Regione, con il supporto dell’unità di crisi e della task force regionale, continueranno ad essere improntate alla tutela della salute ma anche del diritto allo studio. È evidente quindi che a questo fine diventa importante la lettura dell’evoluzione dei dati epidemiologici. Non ho chiesto di adottare la didattica a distanza a cuor leggero, e so bene i sacrifici che affrontano le famiglie lucane. Ma in questa fase è prioritaria la salute di tutti”.
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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