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Violenze di Marconia, il padre: 'pentitevi e vergognatevi' |
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15/09/2020 |
| “Mia figlia aveva un sorriso più luminoso delle stelle. Adesso non ce l’ha più. Pentitevi e vergognatevi per quello che avete fatto. Solo così potete aiutare le vostre famiglie, la giustizia, e attenuare in qualche modo il nostro dolore”.
Sono queste alcune delle struggenti parole – pronunciate durante un’intervista al Corriere della Sera di oggi – del padre di una delle due vittime del branco di Marconia, emigrato in Inghilterra 40 anni fa proprio da Marconia.
Intanto, il gip Angelo Onorati ha fissato per sabato mattina, nel Tribunale di Matera, l’incidente probatorio durante il quale le due ragazze verranno ascoltate davanti al pm ed ai difensori dei sospettati.
I 4, Michele Masiello di 23 anni, Alessandro Zuccaro di 21 anni, Giuseppe Gargano di 19 anni e il 22enne Alberto Lopartiello, tutti di Pisticci, da venerdì scorso sono rinchiusi nel carcere materano con le accuse di violenza sessuale e lesioni personali aggravate e continuate: negli interrogatori di garanzia si sono tutti avvalsi della facoltà di non rispondere.
Altre tre persone sono indagate a piede libero e, al vaglio degli inquirenti, ci sarebbe anche la posizione di un’altra persona.
I fatti si sono verificati nella notte tra il 7 e l’8 settembre scorsi durante un festa privata in una villa a Marconia, che risulterebbe di proprietà di un medico. E, già qui, non si capisce come si faccia a pensare di organizzare un party al tempo del Covid, ma questo è un altro discorso.
Alla festa le due minorenni sarebbero arrivate intorno alla mezzanotte, dopo che la sorella 30enne di una delle due sarebbe andata a prenderle a casa.
Le due ragazze avrebbero detto di aver bevuto solo un gin lemon ma niente di più, tanto che, successivamente, una delle due avrebbe affermato di essersi sentita confusa. Seconda la ricostruzione della Procura, qualcuno potrebbe aver versato droga nei bicchieri, forse cocaina.
Poi, sempre secondo la Procura, la furia del branco si sarebbe abbattuta sulle povere adolescenti, che avrebbero subito violenze sessuali e fisiche: una avrebbe anche riportato una sub-lussazione a una spalla.
Delle violenze subite si sono accorti i medici del pronto soccorso del Madonna delle Grazie – dove le ragazze si erano recate dopo i fatti – che hanno immediatamente allertato le forze dell’ordine. Lesioni già oggetto di accertamento tecnico non ripetibile, da parte dei consulenti.
“La prima cosa che mi sono sentito dire dai poliziotti quando sono arrivato in ospedale è stata: stia tranquillo, sarà fatta giustizia”, ha concluso il padre di una delle due ragazze.
Gianfranco Aurilio
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
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