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Bufera su presidente Cotrab: anche il ministro De Micheli ne vuole la rimozione |
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27/08/2020 |
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Anche Paola De Micheli si è unita al coro di tutti quelli che chiedono la destituzione dell’ex direttore della Sita Giulio Ferrara dalla carica di presindete del Cotrab, il consorzio delle aziende di trasporti della Basilicata.
Ferrara è stato condannato in via definitiva a 2 anni e 6 mesi per una violenza sessuale risalente al 2009, proprio nei confronti di una dipendente del Cotrab.
Prima della ministra, si era espressa anche la ex presidente della Camera, e deputata del Pd, Laura Boldrini che ha presentato un’interrogazione al Governo per capire “quali azioni intenda intraprendere per far sì che il presidente di Cotrab sia rimosso subito dall’incarico”. Aggiungendo che “non posso che unirmi all’indignazione delle associazioni, dei centri antiviolenza e dei sindacati che hanno denunciato pubblicamente questa decisione. L’abuso di potere contro le donne non è più tollerabile”.
Sulla questione, con una nota congiunta, Anpi, Agedo, Libera e Unione degli Studenti Basilicata, hanno parlato di riconferma, oltre che “inaccettabile eticamente”, “gravissima e pericolosa” perché “rischia di alimentare l’assuefazione all’illegalità diffusa” e “di svilire le denunce delle donne che subiscono molestie fisiche o ricatti sessuali”.
Una petizione contro la conferma di Giulio Ferrara come presidente del Cotrab, indirizzata al premier Conte, al ministro dei Trasporti De Micheli, al ministro per le Pari Opportunità Bonetti e all’assessore Regionale ai Trasporti Merra, che ha già oltrepassato le 30 mila sottoscrizioni, è stata lanciata sul sito change.org dal Movimento “Dalla Stessa Parte”.
“Il Consorzio Trasporti Basilicata ha il suo Presidente – recita la petizione – È Giulio Ferrara condannato in via definitiva per violenza sessuale su una dipendente “abusando di relazioni di ufficio e di autorità”. È stato ritenuto adeguato per ricoprire una carica rappresentativa in nome e per conto di un consorzio di imprese. Giulio Ferrara deve essere destituito. Non possono esserci altre soluzioni”.
L’assessore regionale ai Trasporti Donatella Merra, anche se “come donna” ha definito la conferma di Ferrara “inaccettabile”, aveva affermato che “chi si trova a gestire il delicato mondo dei trasporti, nella sua più ampia e palese complessità, non può abbandonarsi ad una semplice caccia alle streghe”. Spiegando che “l’assessore dunque, seppure donna, libera e consapevole è l’ultima a dover intervenire sulla questione Ferrara” perché “il rischio è quello di trasformare gli sforzi immani fatti per la comunità lucana in un attrito o in una disfida personale”.
Attraverso una nota congiunta in Commissione Femminicidio, le senatrici e i senatori pentastellati hanno chiesto ai consorziati di indurre Ferrara a dimettersi annunciando anche una interrogazione.
“L'elezione a Presidente del Consorzio Trasporti Basilicata di un uomo, Giulio Ferrara, che è stato condannato in via definitiva per violenza sessuale ai danni di una donna, e che ha sfruttato per abusare di lei, come si legge nelle notizie uscite sulla stampa, la sua posizione gerarchica, è un fatto gravissimo”, ha detto Maria Cecilia Guerra di Liberi e Uguali e sottosegretaria al ministero dell’Economia e Finanze.
Gianfranco Aurilio
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
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