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Corleto Perticara: il plesso Lacava da scuola primaria a ''zona quarantena''?

25/03/2020



Il plesso ‘Lacava’ di Corleto Perticara, che ospita la scuola primaria, è la sede centrale di un istituto omnicomprensivo con plessi anche a Guardia Perticara, ad Armento, a Gallicchio e a San Martino d’Agri, per un totale di circa 400 studenti mentre solo la sede centrale ne conta 65. In un videomessaggio diffuso ieri sui social, il sindaco di Corleto Perticara Antonio Massari, dopo una nuova interlocuzione con la multinazionale Total, ha raccontato con soddisfazione che ‘il cento per cento delle richieste avanzate dall’amministrazione comunale sono state evase” . In particolare “sarà completamente finanziato da Total l’arredo e quanto altro occorra per il sito individuato dall’amministrazione comunale della scuola ‘Lacava’, affinché possa fungere da filtro per coloro i quali ulteriormente, e ci auguriamo di no, ritrovati positivi, possano avere la necessità di essere ospitati per evitare il diffondersi del contagio. Sta per iniziare un sopralluogo - ha detto poi il sindaco- con rappresentanti della Total, dell’ufficio tecnico comunale e con i medici di famiglia del paese. Servirà ad individuare ciò che occorre per rendere questo sito fruibile ad eventuali emergenze”.

Abbiamo provato, senza successo, a contattare telefonicamente il sindaco per chiarire meglio la genesi di questa decisione, che, per la verità, ci appare alquanto strana, considerando che il plesso scolastico ‘Lacava’ non è una struttura vuota o abbandonata e che, secondo l’attuale decreto ministeriale (in attesa di eventuali proroghe non ancora ufficializzate) dovrebbe ritornare ad ospitare le lezioni degli studenti della primaria dal prossimo 4 aprile.
Per questo abbiamo contattato la dirigente scolastica Filomena Maresca anche se dell’istituzione scolastica, nelle dichiarazioni di Massari, non vi era ombra alcuna. E infatti la dirigente ci conferma di non essere stata informata preventivamente né coinvolta in tale eventuale decisione.
“Martedi mattina- ci spiega- ho ricevuto la telefonata della mia vicaria, la professoressa Silvana D’Alessio, che era stata contattata dal sindaco Antonio Massari con la richiesta di poter avere le chiavi del plesso per effettuare un sopralluogo, in quanto era stato deciso di far diventare la struttura zona quarantena. Io non sapevo nulla di tutto questo, mi è stato anche riferito che ne aveva parlato la TgR Basilicata ma io, tra l’altro essendo campana, non avevo avuto modo di vedere l’edizione del telegiornale. Comunque a me non era arrivata alcuna comunicazione ufficiale’’.

‘’A quel punto- continua- ho inviato un messaggio vocale al sindaco precisando alcuni punti: che certe cose vanno concordate, che la scelta di una scuola mi appariva strana anche perché so che a Corleto esistono altre strutture che potrebbero essere utilizzate allo scopo, non attualmente occupate. Inoltre è vero che si sta lavorando in smart working e con la didattica a distanza, ma è altrettanto vero che nel plesso ci sono gli uffici, c’è la segreteria e se la segretaria, per esempio, ha bisogno di recarsi in ufficio per prendere documenti, io devo avere la tranquillità di dirle di poter andare. Senza contare che ad oggi abbiamo un documento del Ministero che ci dice che a scuola si ritorna il 4 aprile. E allo stato attuale, anche se può essere uno scenario probabile, ufficialmente non c’è alcun documento che attesti la proroga del provvedimento di sospensione dell’attività didattica”.
Quindi?
‘’Ho chiesto al sindaco di fare una richiesta per iscritto, nella quale si esplicitassero i riferimenti normativi alla base di tale decisione. Solo successivamente è arrivata la comunicazione da noi richiesta, ma priva di riferimenti normativi’’.
La dirigente racconta di aver cercato lei i riferimenti normativi. “Il 16 marzo la Protezione Civile ha dato delle indicazioni precise. Le strutture destinate a diventare ‘’zone quarantena’’ devono necessariamente avere le camere singole con bagno, caratteristiche che, ovviamente, la scuola non ha’’.
La dirigente manda, a quel punto, una comunicazione all’Ufficio scolastico regionale, all’Ambito territoriale, al gestore della sicurezza e alla task force regionale. ‘’Non posso prendere da sola una tale decisione- ci spiega- per questo, allegando tutta la documentazione, ho chiesto se tale richiesta fosse stata concordata con loro e, soprattutto, se fosse stata concordata in deroga alle disposizioni della protezione civile. Dovrei essere informata a stretto giro su quanto ho richiesto’’.
Attualmente (e per fortuna) nessun caso di positività al Covid 19 è stato comunicato dalla Task Force che riguardi il Comune di Corleto Perticara, tanto meno nei vicini Gorgoglione e Guardia Perticara.

Mariapaola Vergallito



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