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La solidarietà ai tempi dell'emergenza:la storia del dottor Esposito |
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15/03/2020 |
| Una delle principali difficoltà incontrate durante questa drammatica emergenza legata al Coronavirus, è l’impossibilità di reperire sul mercato le mascherine di prevenzione.
Ce ne sono davvero poche, tanto che mancano anche negli ospedali. Inoltre, casomai si riuscissero a trovare, ormai hanno raggiunto costi esorbitanti: anche 10 o 15 euro ognuna.
Ma, per fortuna, in Basilicata c’è qualcuno che ha pensato di regalarle: si tratta di Vito Pasquale Esposito, un odontoiatra di Policoro.
L’iniziativa è partita da un venditore ambulante, cliente del dottor Esposito, che era in cerca proprio di una mascherina che gli consentisse di continuare la sua attività in sicurezza.
Per questa ragione l’ambulante si era recato a Policoro per provare ad acquistarne 4 ma, quando si è reso conto che avrebbe dovuto sborsare complessivamente qualcosa come 70 euro, ha deciso di rinunciare.
Prima che iniziasse questa assurda speculazione, per una singola mascherina erano sufficienti pochissimi centesimi e lo stesso dottor Esposito ha fatto sapere di aver speso appena 6 euro per una confezione che ne contiene 50.
Proprio per combattere questo business vergognoso, il dentista ha deciso di regalarle a cittadini bisognosi o che soffrono di particolari problemi e non riescono a comprarle, oltre che alle forze dell’ordine e alla Provincia di Matera. Una gara di solidarietà, giustamente raccontata e amplificata anche dai media, che ha subito avuto l’effetto di far sentire meno soli, nella loro necessità quotidiana, i tanti cittadini costretti ad affrontare questa emergenza convivendo con altre gravi patologie.
Lasiritide.it
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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