Il Giudice dell’Udienza Preliminare del Tribunale di Matera ha prosciolto l’ex Direttore Generale ASM Pietro Quinto, dall’accusa di corruzione scaturita dall’inchiesta “Sanitopoli”, nella quale era stato coinvolto anche l’allora governatore lucano Marcello Pittella, ora rinviato a giudizio.
Con lui, prosciolto anche Agostino Meale, titolare della cattedra di diritto amministrativo all’Università degli Studi di Bari.
L’impianto accusatorio si fondava su incarichi legali che il professor Meale aveva ricevuto dal dg e per i quali, in cambio, avrebbe scritto la tesi di laurea del figlio di Quinto favorendolo per l’assegnazione di un dottorato di ricerca.
Ma, in base a quanto era già emerso sulla base di documenti prodotti dall’Università di Bari, l’avvocato Quinto aveva sostenuto 5 esami in due semestri diversi e non in pochi giorni.
Resta invece in capo a Pietro Quinto l’accusa di concorso morale in abuso d’ufficio, per la vicenda legata alle assunzioni e per il quale è stato rinviato a giudizio insieme, tra gli altri, a Marcello Pittella.Oltre a Pittella e Quinto, sono stati rinviati a giudizio Giovanni Chiarelli, all’epoca dei fatti commissari delle Asl di Matera e di Potenza, Giovanni Battista Bochicchio, Vito Montanaro, Maria Benedetto, Maddalena Berardi, Anna Rita Di Taranto, Davide Falasca, Vito D’Alessandro, Graziantonio Lascaro, Cristoforo Di Cuia, Maria Evangelista Taccardi, Gianvito Amendola, Angela Capuano, Gennaro Larotonda, Rosanna Daniela Grieco, Gaetano Appio, Carmela Lascaro, Roberto Lascaro, Roberta Fiorentino, Claudio Lascaro. |