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| Lauria, morte operaio: la Procura indaga per omicidio colposo |
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15/01/2020 |
|  La Procura della Repubblica di Milano ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, al momento, contro ignoti sulla morte di Raffaele Ielpo, il caposquadra di 42 anni morto lunedì sera mentre lavora a 18 metri di profondità all’interno del cantiere in Piazza “Tirana” della nuova linea metropolitana M4. L’area è stata sequestrata e le indagini vogliono verificare l’eventuale violazione di norme sulla sicurezza sul lavoro.
L’operaio, intorno alle 18 e 30 di lunedì, è stato travolto dal crollo di una parte del soffitto di una stanza sotterranea alta tre metri in cui si trovava: fatali sono state la terra e le pietre che lo hanno travolto, sfondandogli la cassa toracica. La morte è avvenuta intorno alle 20 all’Ospedale San Carlo di Milano dove era giunto già privo di conoscenza.
Nel momento dell’incidente con Raffaele c’erano 4 colleghi, già ascoltati dai carabinieri, che lo hanno soccorso e dato l’allarme.
Nella giornata di ieri tutti i suoi colleghi del Metro4 si sono astenuti dal lavoro in segno di lutto e nel pomeriggio si sono riuniti in preghiera in una messa a suffragio.
Ielpo era un grande lavoratore, oltre che molto esperto, ed era caposquadra della “Tbm la talpa” e lavorava per il consorzio “Metro Blu” (Salini Impregilo e Astaldi) da un anno e mezzo. In passato aveva lavorato anche alla realizzazione della Tav in Toscana, ad Oslo, in Cina, in Sud Africa e al traforo del Monte Bianco.
Proprio questo suo essere un profondo conoscitore del mestiere fa propendere in tanti, in particolare lo stesso sindaco di Milano Giuseppe Sala, “per una tragica fatalità”.
Le pareti crollate non erano state ancora consolidate dal cemento e, da una prima ricostruzione, pare che in quel momento Ielpo stesse effettuando alcune misurazioni proprio in vista del rivestimento.
“Sembra quasi esserci un accanimento contro la nostra comunità, questa volta per una morte bianca di chi, ancora nel 2020, perde la vita per essersi andato a guadagnare il pane. Siamo davvero sbigottiti per l’ennesimo episodio drammatico che ci colpisce”, ha affermato con noi il sindaco di Lauria Angelo Lamboglia.
Proprio lunedì 13 ricorreva esattamente un mese dalla tragedia del Pala Alberti che aveva provocato il ferimento di sei persone e, di lì a tre giorni, la perdita della 28enne Giovanna Pastoressa che domani verrà ricordata con una fiaccolata ad un mese dalla dichiarazione della morte cerebrale. Mentre lo scorso 5 dicembre, dopo i festeggiamenti per la laurea, a Ferrara era scomparso il 34enne Adriano Bianco.
“Siamo piombati in un incubo, esprimo tutta la nostra vicinanza ai familiari e mi auguro che venga fatta piena luce su quanto accaduto”, ha concluso il primo cittadino lauriota.
Gianfranco Aurilio
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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