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Lagonegro: Fittipaldi, del team Zanardi, torna a gareggiare a un anno dal gravissimo incidente |
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7/06/2022
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| “Sono felice di sentirmi bene e adesso continuerò a lavorare con la squadra, con l’obiettivo di fare sempre meglio”.
Sono parole di Gioacchino Fittipaldi, 28enne originario di Lagonegro e atleta paralimpico del team Zanardi, tornato a gareggiare già con ottimi risultati a poco più di un anno dal terribile incidente mentre si allenava sulla sua handbike.
L’appuntamento è coinciso con l’11° Handcycing, Gran Premio di Monza, che si è disputato nell’Autodromo nazionale del comune brianzolo, chiuso dal lucano con un decimo posto – quinto nella MH3, la sua categoria – che fa capire chiaramente come il peggio sia ormai definitivamente alle spalle.
Ci aveva promesso che sarebbe sarebbe rientrato nel circuito prima possibile ed ha mantenuto la parola: “Devo dire che avevo ripreso ad allenarmi già da tempo, a gennaio pedalavo sui rulli”, ha aggiunto.

A salutare il ritorno alle corse era stato egli stesso, attraverso un “di nuovo in pista” postato nel giorno della festa della Repubblica sul suo profilo social.
Il 20 maggio del 2021 era stato travolto da un bilico, un camion da cava, nei pressi di una rotonda sulla ex Statale 35 all’altezza di Valleambrosia nel territorio di Rozzano.
Quanto accaduto era stato raccontato anche dalla stampa nazionale poiché le conseguenze dell’impatto furono molto pesanti, tanto che il giovane corridore rimase incastrato sotto il mezzo con la gamba e la mano sinistra schiacciati e, dopo essere stato estratto, era stato trasportato d’urgenza all’ospedale Niguarda dove sarebbe rimasto per tre lunghi mesi. Il suo incidente destò molta preoccupazione in quanto molto simile a quello capitato nel 2020 ad Alex Zanardi.
Fittipaldi fa parte proprio del team formato dallo stesso Zanardi, denominato Obiettivo3: progetto creato dallo stesso campione paralimpico per far avvicinare allo sport le persone con disabilità.
Laureato alla Bocconi ma trapiantato a Milano dove lavora in banca, è stato già sottoposto dal destino ad una prima terribile prova, quando perse l’uso delle gambe in seguito ad un incidente con il motorino.
Adesso, per fortuna, il giovane atleta lucano è stato capace di vincere anche questa battaglia. Una vera roccia che, non a caso, ha come obiettivi di andare alle Olimpiadi e di essere al via di un “Ironman”, la più dura competizione di triathlon al mondo che si disputa in Giappone.
Ma con la sua handbike, che guida da quattro anni, ha già partecipato ai Campionati italiani di paraciclismo, a maratone internazionali ed al Giro d’Italia e, due anni fa, ha preso parte a una corsa in onore di Alex Zanardi.
Ora che tutto è finalmente alle spalle, dopo tanto tempo per Gioacchino è finalmente arrivato il momento di tornare a casa, nella sua Basilicata.
“Sicuramente in estate tornerò a Lagonegro, penso ad agosto ma dipende dagli impegni di lavoro”.
Gianfranco Aurilio
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
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