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Il progetto EIE - Easybasket In Europe al suo quinto meeting internazionale |
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27/01/2020
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| Dopo Matera, Hagen, Praga e Copenaghen, si è spostato in Spagna il progetto EIE – Easybasket In Europe: il quinto meeting internazionale si è tenuto infatti nella Universidad Europea di Madrid, città sede della Fundaciòn Red Deporte y Cooperaciòn, tra i 10 partner del progetto, di cui è capofila l’Olimpia Basket Matera, insieme a FIP – Federazione Italiana Pallacanestro, APD Pielle Basket Matera, ASD Cultura e Sport Matera, Istituto Comprensivo “G. Pascoli” Matera, Lietuvos Sporto Universitetas (Università dello Sport della Lituania), Czech Basketball Federation (Federazione Pallacanestro Repubblica Ceca), Deutscher Basketball Bund (Federazione Pallacanestro Germania) e Danmarks Basketball Forbund (Federazione Pallacanestro Danimarca).
I vari partner hanno avuto nuovamente l’occasione di confrontarsi su un progetto che va avanti da oltre un anno e che costantemente propone grande partecipazione di addetti ai lavori e soprattutto di piccoli atleti dai 6 agli 8 anni. Tra venerdì e sabato scorsi, giorni in cui si è sviluppato il meeting, si è potuto guardare anche allo European Sport Event che si terrà nel prossimo mese di giugno e al Multiplier Sport Event del successivo ottobre, e ci si è concentrati pure sul manuale tecnico e sulla piattaforma e-learning che a breve saranno realizzati e che verteranno ovviamente sull’easybasket. A condurre i necessari clinic, puntualmente proposti nel corso dei meeting, è stato, come sempre, Maurizio Cremonini, responsabile tecnico del settore minibasket della Fip e del progetto EIE, il quale, insieme al suo staff, ha ribadito le regole basilari dell’easybasket, sempre con l’idea di costruire insieme una possibilità per tutti di giocare. Il lavoro di sta dunque portando avanti con grande professionalità con l’intento di generare e promuovere buone pratiche, aumentando la partecipazione allo sport e con l’obiettivo che il progetto vada avanti anche al termine della sua scadenza naturale, fissata al 31/12/2020. |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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