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Basilicata sempre più...set: "Il Demonio" |
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16/04/2012 | 1963. In Lucania, Purificata (Daliah Lavi) è una giovane contadina disperata perché l’uomo che ama, Antonio (Frank Wolff) è promesso sposo a un’altra donna. Dopo essere stata più volte rifiutata da lui, tramite una fattura di magia nera gli lancia il malocchio e si dà alla fuga. Considerata una strega e ritenuta responsabile di altre calamità, viene inseguita dall’intero paese. Ritrovata e portata in chiesa, nemmeno un esorcista riesce a calmarla. Mentre la paura della “strega” si diffonde anche nei paesi vicini, Antonio riesce ad avvicinarla e, dopo aver passato la notte con lei, se ne libera definitivamente.
L’israeliana Daliah Lavi e Frank Wolff sono particolarmente intensi come protagonisti.
Un film austero, quasi documentaristico, girato in un bianco e nero che valorizza gli scenari severi e selvaggi dell’ambientazione. Fissato all’interno di una visione eccentrica, fortemente ancorato alla tradizione e alla superstizione, il film ha uno strano e complesso fascino; prende la possessione demoniaca, vera o presunta, come spunto per raccontare l’arretratezza sociale e la condizione della donna, costretta a cercare il suo posto in un contesto che la rifiuta e la vittimizza. Nell’ambito di uno stile quasi neorealistico, si alternano momenti spettrali e parti in antitesi al filone esorcistico, come la celebre camminata da ragno in cui a un certo punto si esibisce la protagonista. Un horror ancora molto primitivo e rudimentale, uno dei migliori film di Brunello Rondi, premiato, nell’anno in cui uscì, al Festival di Berlino.
Nicoletta Fanuele |
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