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Recensione:Piercamillo Davigo “Il sistema della corruzione” |
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20/06/2017 | L’Ebook del libro di Piercamillo Davigo “Il sistema della corruzione” di 101 pagine, edito dalla Casa editrice Laterza, ed acquistabile al prezzo di 8,89 euro, mette in rilievo lo scandalo “Mani pulite” di 25 anni fa che ha coinvolto politici ed imprenditori tra cui Mario Chiesa arrestato il 17 febbraio 1992, accusati di corruzione.
I cittadini non immaginavano che la corruzione avesse raggiunto dimensioni simili e, soprattutto che appartenenti ai partiti di opposti schieramenti si divisero le tangenti: rimasero attoniti quando il 19 aprile 1993 Bettino Craxi alla Camera dei deputati parlò di un sistema di finanziamento illegale nella politica che coinvolgeva tutti.
Quell’inchiesta dette un colpo ai partiti che per anni avevano governato come la DC, il PSI ecc. dove erano coinvolti esponenti di spicco. Tangentopoli è stata preceduta dal Crack del Banco Ambrosiano e dalla P2 di Licio Gelli.
L’autore in questo libro parla anche della normativa della corruzione per il numero e la frammentazione della fattispecie che consente di inquinare agevolmente, le prove: basta un’occhiata intesa fra due soggetti per passare con lievi modifiche delle dichiarazioni, della concussione e della corruzione, proprio a quell’imprenditoria, con rilevanti effetti sulla pena sulla prescrizione.
Perciò non si può indagare su un reato di corruzione se i protagonisti sono in grado di comunicare fra loro.
Inoltre la serialità e divisività di questi reati integra il pericolo di comunicare tra di loro.
Inoltre la serialità e diffusività di questi reati integra pressoché il pericolo di reiterazione dei reati.
L’esperienza insegna che questo pericolo non viene meno neppure con l’allontanamento dei corrotti dagli incarichi pubblici, perché ci si ritrova di lì a poco a svolgere il ruolo di intermediario tra vecchi complici non coperti.
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