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Palazzo Italia Bucarest: missione di solidarietà in Romania |
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20/05/2017 | Per i 25 anni di attività dell’istituto per minori abbandonati e ragazze madri diretto da Suor Michela Martiniello delle Suore del Gesù Redentore a Onesti (Romania) nuova missione di solidarietà della comunità lucana di Palazzo Italia Bucarest. Giovanni Baldantoni insieme alla moglie Enza Barbaro, il personale del Ristorante Origini Lucane ed altri volontari ha partecipato alle iniziative nel centro nella cittadina rumena realizzando pasti per la festa e contribuendo alla dispensa alimentare per i piccoli. Senza il sostegno e il contributo di imprenditori, cittadini e parrocchie italiane l’istituto non potrebbe occuparsi dei ragazzi tenuto conto dei limiti dei fondi statali. Palazzo Italia – dice Baldantoni – non è solo un incubatore di imprese e un ponte per l’export-import Romania-Italia ma anche un incubatore di sana solidarietà specie a favore delle emergenze sociali più diffuse nei Paesi Balcani tra cui i bambini. Promuoviamo iniziative e sosteniamo in particolare le suore del Gesù Redentore che qui lavorano con grande impegno già da molti anni. Per le suore il motivo principale che ha determinato la realizzazione di questo progetto è stato dato dalla constatazione del crescente numero delle ragazze madri, disorientate, distrutte moralmente, sole, con idee di suicidio, allontanate dalla propria famiglia. Molte hanno bussato alla porta delle suore perché fossero accolte.
L’altro motivo – spiega suor Michela Martiniello - è stato: i bambini e i giovani sono il futuro della società. Cresce enormemente il numero delle famiglie divise. L’emigrazione diventa sempre più diffusa e comune, chi ne soffre le conseguenze sono i bambini, gli adolescenti, rimasti senza un genitore o rimasti soli completamente, di conseguenza è necessaria ed urgente la formazione delle coppie per una paternità responsabile. Per venire incontro a tutte queste necessità ed avere degli spazi adeguati, dopo un’esperienza di 13 anni in un bloc in affitto, dove la comunità delle Suore ha vissuto organizzandosi nel migliore dei modi, e due anni in piccoli appartamenti, con le difficoltà dei traslochi, finalmente la comunità si trasferisce definitivamente nella Casa Buna-Vestire.
Apprezzato e riconosciuto l’opera delle Suore compiuta in 25 anni dalle autorità locali che hanno conferito a Suor Michela il titolo di cittadina di onore del Municipio di Onesti.
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