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Recensione:“Presunto terrorista” di Leif GW Persson |
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24/03/2017 | Il libro di Leif GW Persson “Presunto terrorista” di 648 pagine, edito nel 2016 dalla Casa Editrice Marsilio, ed acquistabile al prezzo si 19,50 euro, di un’operazione segreta alla quale collabora Lisa che riceve un’inaspettata telefonata da un collega di Mi6 e essa è costretta a collaborare con la sua controparte inglese per partecipare ad una delle più importanti operazioni segrete mai preparate a Stoccolma ed il soggetto in questione è Abbodo Khalid, cittadino svedese di origine somala che vive molti anni nei pressi della capitale insieme alla sua famiglia numerosa.
Per il collega inglese Khalid è sul punto di progettare un attacco suicida che corrisponderebbe a tutti gli effetti a una vera e propria dichiarazione di guerra, con gravi ripercussioni nei confronti di tutto il mondo occidentale. La situazione quindi si trasforma in un allarme internazionale e il personale a disposizione di Lisa, composto in maggioranza da donne, si mette in pista per un pedinamento in grande stile.
L’operazione, già di per se complessa, è resa ancora più complicata dagli obbligatori protocolli di sicurezza che bisogna seguire e che richiedono molto tempo, da un grande capo che ha una visione romantica dell’avventura e dell’indagine stessa e da uno strano alleato che utilizza appariscenti cravatte per comunicare importati messaggi.
Molti i soggetti che interagiscono nel cercare di far luce su questo triller che sembra una spy story che rende il testo interessante e quindi invitante alla lettura.
Il testo chiama in causa il perenne problema del terrorismo jadista che sta terrorizzando molti stati europei con vittime e feriti ma soprattutto tanta paura e non è stato ancora debellato.
Biagio Gugliotta
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