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Gli ammalati incontrano Sant’Andrea Avellino nella Messa della Gioia |
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28/08/2016 | Continuano i festeggiamenti in onore e devozione a Sant’Andrea Avellino nella piccola cittadina di Castronuovo Sant’Andrea dove il santo è ritornato dopo nove anni e fino al 7 novembre resterà nella Chiesa della Madonna della Neve per accogliere i tanti suoi devoti che in pellegrinaggio si recano a visitarlo. Ed è proprio per questa devozione che si è svolta, ieri, nella centralissima Piazza della Civiltà Contadina, alle ore 18,30, la Messa della Gioia, organizzata dalla Parrocchia Santa Maria della Neve, dalle associazioni locali e dal Consiglio Pastorale, in collaborazione con l'Amministrazione Comunale di Castronuovo Sant'Andrea. Alle 17,30, al suono delle campane a festa, è iniziata la processione che dalla Chiesa ha percorso il tragitto del centro storico fino ad arrivare in piazza, per la liturgia eucaristica presieduta da padre Luis. Erano presenti tra gli altri il gruppo di preghiera di Padre Pio di Senise, il gruppo Unitalsi di Senise e gli ospiti di Vallina. Il parroco don Luis, durante l’omelia ha spiegato che:” la messa della gioia è stata organizzata per dare la possibilità ai malati e a tutti quelli che da soli non avrebbero potuto raggiungere Castronuovo, di poter venire qui e incontrare Sant’Andrea. In questi giorni ho potuto costatare con gioia quanta è grande la devozione verso questo santo, nostro concittadino, ma che ha vissuto anche per molto tempo a Senise per motivi di studio e dove forse è nata la sua santità”. Molto folcloristico l’intervento della signora Maria ospite della Residenza Assistenziale di Chiaromonte che con un canto e una poesia di Rocco Pizzo sul santo, ha voluto esprimere tutta la sua devozione. Particolare emozionante e oserei dire storico è stato avere tra le mani durante la celebrazione, il calice appartenuto a Sant’Andrea Avellino fino a pochi giorni dalla sua morte e con il quale è stata distribuita la comunione ai presenti sotto le due specie del Corpo e Sangue di Cristo. Il parroco, infatti, ci ha confidato che aver in consegna, anche se per pochi giorni, il calice del santo, è stato un’impresa ardua, perché i teatini non volevano. Alla fine gli organizzatori e collaboratori di don Luis, hanno preparato delle bruschette condite con l’olio ricavato dalle “piante di ulivo di Sant’Andrea”, benedetto prima della liturgia eucaristica.
Vincenzo diac. Terracina
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