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Presentazione libro "Abolire il carcere" nella biblioteca Ostuni di Tito |
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31/05/2016 | Gli autori non intendono fare una semplice provocazione, vogliono offrire una proposta concreta, anzi dieci proposte, già attuabili, perché l'Italia possa diventare un paese più civile e si lasci alle spalle morti, sofferenze e illegalità di varia natura nell'ambito della detenzione.
La Corte Europea dei diritti dell'uomo ha condannato il nostro paese per aver costretto i detenuti ad “una prova di intensità superiore all'inevitabile livello di sofferenza inerente alla detenzione” (sentenza Torreggiani).
Se l'Italia finalmente, dopo ben tre anni di discussioni e tante polemiche seguite al decreto che ne istituiva la figura, ha designato un Garante nazionale dei diritti dei detenuti, non tutte le Regioni, prima la Basilicata, ne hanno uno proprio. Inoltre, nonostante le raccomandazioni del Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, nel codice penale italiano, ancora, non è previsto il reato di tortura.
Gli autori di Abolire il carcere sostengono che tutti, compresi tanti intellettuali, invocano esclusivamente la detenzione in carcere per chi commetta reati, perché non sanno cosa sia una prigione.
Per queste ragioni l'associazione Sotto il castello ne vuole parlare con uno degli autori, Stefano Anastasia, Garante dei diritti dei detenuti della Regione Umbria.
L'appuntamento è per il 6 giugno 2016 alle ore 18.00, nella Biblioteca Lorenzo Ostuni di Tito, in via Convento.
Luigi Manconi è parlamentare e presidente della Commissione per la tutela dei diritti umani del Senato. Nel 2001 ha fondato A Buon Diritto. Associazione per la libertà.
Stefano Anastasia dall'aprile 2016 è Garante dei Diritti dei Detenuti dell'Umbria. Ricercatore di Filosofia e sociologia del diritto presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Perugia, è presidente onorario dell'associazione Antigone.
Valentina Calderone è direttrice di A Buon Diritto. Associazione per la libertà oltre che autrice di diversi saggi sul tema della detenzione.
Federica Resta è avvocata, dottoressa di ricerca in diritto penale e funzionaria del Garante per la protezione dei dati personali.
L’Associazione Sotto il Castello di Tito è un’associazione di culturale operante sul territorio lucano, organizza eventi, laboratori, mostre e presentazioni di libri di attualità. Nel 2016 ha già ospitato, nella propria sede, la mostra di Stefania Spanò, in arte Anarkikka: “Violenza Assistita” e la mostra fotografica sui lavoratori di Boreano del fotoreporter Emiliano Albensi: “Fantasmi del Nuovo Millennio”.
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