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“La scuola di maglia” il nuovo capolavoro di Gerardo Ferrara |
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30/05/2016 | Con una presentazione unica nel suo stile, Gerardo Ferrara, ha presentato nella sua Sant’Arcangelo, “La scuola di maglia”. Un romanzo narrato al pubblico presente, attraverso la musica e la lettura, presso il monastero di Orsoleo, luogo incantevole e che ha regalato ispirazione a grandi poeti e scrittori. Un’opera che intende onorare le donne santarcangiolesi ma, anche alcune donne che in qualche modo, hanno segnato il cammino di Ferrara, come per esempio Isabella Morra. Un ricordo di quella che è stata la sua infanzia ed in particolar modo, del rione “Castello”, “ora segnato da case desolate e vuote, mentre anni fa in ogni tratto di strada era presente una donna che lavorava a maglia”. Il saggista e docente, Lucio Saggese, ha avuto l’onore e, soprattutto la bravura, di descrivere ai presenti, in modo semplice ma risonante, le emozioni che attraverso la figura di Penelope, protagonista del romanzo, lo scrittore intende trasmettere ai suoi lettori, leggendo anche alcuni passi fondamentali del libro. Diego Pirozzolo, ricercatore e giornalista, con le sue domande ha saputo tirar fuori alcuni aspetti fondamentali, oltre che del romanzo, del Gerardo come ragazzo e, come scrittore. “La sua è una scrittura fluida”, afferma, “leggendo il suo libro ci si dimentica di leggere, sembra davvero di incontrare Penelope”. La musica ha avuto da sempre un ruolo fondamentale nella vita dell’autore e da qui, l’idea di recitare alcuni passi del libro, attraverso la voce dell’attore Matteo Pelle, accompagnata dalla pianola suonata dallo stesso Ferrara. Un mix che è risultato affascinante e che ha riscontrato grande successo. “Di fondo sono musicista, ho studiato musica per tanti anni e per me, la musica è diventata un modo per percepire la realtà, pertanto anche quando io mi dedico alle parole come scrittore, in qualche modo, ne necessito sempre per concentrarmi, per pensare a una scena o, a un’ emozione particolare. Dato che per me la musica è sangue nelle vene, per scaldare un po’ il sangue, ne ho bisogno”. Gerardo Ferrara, poi continua parlandoci del libro: “Ci sono voluti due anni per concludere questo lavoro, perché ho voluto lavorare molto sui dettagli, dato che parlo di personaggi credibili e umani. Lo ripeto, il mio intento non è quello di vendere libri e basta o di diventare famoso, il mio sogno è quello di riuscire attraverso il mio lavoro, a ricordare agli uomini che sono uomini, con la speranza che si riscoprano e si riprendano certe tradizioni, come il lavoro a maglia appunto. Ho provato dolore, gioia, divertimento e ho ricordato tante cose della mia infanzia, come gli odori, i sapori, i profumi e le parole. Ho vissuto accanto a tante donne che per me sono state importantissime e che spero, di far rivivere ancora. Vorrei che attraverso il mio piccolo contributo, tutti quanti le ricordassero e le fossero grati, come lo sono io”. Sulla possibilità di vederlo già proiettato su un altro lavoro, ecco cosa ci risponde: “In realtà non riposo mai, perché ho un’attività anche come traduttore e quindi ogni anno traduco un libro e nello stesso tempo, mi dedico al terzo romanzo che, in questo caso, avrà un tema molto attuale: la guerra in Siria. Di conseguenza, c’è un grosso lavoro di documentazione e di ricerca, anche in prospezione di quei determinati personaggi che vivono quella realtà, ragion per cui, anche in questo caso, sto scrivendo molto lentamente, perché ho bisogno di
tanta concentrazione, per dare credibilità a tutti i personaggi che voglio costruire”. A rendere l’atmosfera ancora più magica, ci ha pensato l’associazione “Itaca”, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del comune di Sant’Arcangelo e con l’assessore Lucia Finamore in prima fila. L’associazione, ha provvisto all’allestimento della sala, ricreando un “passato” tanto amato dallo scrittore, riproponendo anche testi antichi e immagini storiche, attraverso un proiettore. Inoltre alcune ragazze e signore, appartenenti sempre all’associazione Itaca, hanno lavorato a maglia, durante la presentazione del libro, riscontrando grandi apprezzamenti e ringraziamenti da parte di Ferrara, dei presenti e del sindaco Vincenzo Nicola Parisi e dal suo vice Antonio Galotta, anche loro molto entusiasti. Molti gli applausi ricevuti, anche dalla ballerina Angelica Mastrosimone e dalla mamma dello scrittore, che ha voluto, oltre che ringraziare tutti i presenti, leggere una lettera indirizzata al figlio. Se la serata però è riuscita in tutta i suoi intendi, grande merito lo si deve a Nicoletta Costantino, organizzatrice dell’evento e filo conduttore tra lo scrittore, l’associazione Itaca e l’amministrazione comunale: “la presentazione del libro di Gerardo Ferrara, fa parte di un progetto un po’ più ampio che, sogniamo di portare a termine con l’assessore Finamore. Di fatti questa serata è rappresentata come “IL FILO ROSSO DI PENELOPE”. Un filo che in realtà dovrebbe condurci ad un percorso interamente al femminile. Ci è sembrato giusto che fosse Gerardo a dare il via alle danze, se così possiamo dire, perché è un lucano e per di più di Sant’Arcangelo e nel suo libro, parla di una donna nel nostro ambiente. Prossimamente ci saranno altre presentazioni ed inoltre daremo il via ad altri progetti. Quella di oggi la possiamo definire un’inaugurazione e penso anche che, sia stata molto bella”. Il libro è possibile comprarlo in tutte le librerie che hanno una distribuzione a livello nazionale. In particolare ci sono a Matera e a Lauria, delle librerie Mondadori, dove il libro è più facile da trovare. Inoltre è possibile ordinarlo o, sempre attraverso le librerie o, tramite il sito online Amazon e il sito Bookshop o, nelle cartolibrerie del proprio comune.
Carlino La Grotta
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