 Una raccolta di versi di Lucia Di Tolla. Il diario di un’anima.
Una pomeriggio letterario “ leggero e commosso” hanno vissuto i numerosi partecipanti, giovedì 12 maggio 2016 nella biblioteca comunale di Tito, alla presentazione del libro di poesie Lucia Di Tolla “Schegge di luce”, con prefazione di Giovanni Caserta, edito dalla Villani Libri Editore.
Luisa Salvia, presidente dell’Associazione “ Donne 99” con le socie, sempre disponibili e partecipi, ha disposto su un grande tavolo dolci e rosse fragole. Oreste Pagano con la chitarra ha accompagnato e sottolineato lo scorrere dei versi, recitati con trasporto da Carmen Cangi e dalla stessa autrice. La Salvia, poetessa e animatrice culturale ha raccontato le atmosfere e i temi di “ Schegge di luce”.
Mario Coviello ha presentato così la raccolta :
” Il poeta” Sa ascoltare il racconto del mondo/con la saggezza di chi non è mai nato/…Solo il poeta attraversa la memoria/con le orme della parola e aspetta/nel buio la sua resurrezione./
Lucia Di Tolla ha il coraggio di guardarsi dentro, di interrogarsi sempre, incessantemente. E lo fa con spietata lucidità, affronta la fatica del foglio bianco, “ Alla ricerca di parole”. Non si fa sconti e non fa sconti alla realtà che vive e la circonda.
Con versi asciutti, pensati, limati, torniti, racconta di sé, della sua famiglia, dei suoi affetti, delle sue battaglie di donna.
Racconta “ l’alito verde dell’erba..”della sua terra, i fiori, i profumi, i campi,le armonie, le fatiche. Odia “ il corvo che uccide l’usignolo “.
Parla di paesi lucani che si inerpicano su schegge di roccia , di Matera, di Maratea, delle feste di paese e delle processioni.
In “ Terra mia” canta” …e le brine d’inverno ricamano gli sterpi../Terra mia, nascondi segreti agognati/nelle tue rocce./.”
La Lucania della Di Tolla è “ Muri spezzati dal taglio della luna…/ “è” …uomini nei pensieri astratti../” aspra, aguzza, va scoperta, conquistata”..Dilaniate le colline innalzano/silenziosa solitudine./”
Lucia racconta il tempo che scorre e l’angoscia di non poter dare ad esso un senso.
La vita è per Lucia una guerra fra luce e ombra e la luce è scheggia, sprazzo, folgorazione:”Gli strali del sole/colpiscono il gelo della notte. La luce racconta la melodia/oscura del suo principio..”(“In principio”)
Di continuo, giorno e notte, alba e aurora a confronto; il buio è quello dell’anima, la luce è speranza.
E incessante continua la ricerca di senso, la guerra al silenzio,al torpore, alla noia, alla “sazia normalità..” che…” non ha volto..che..infrange l’argine,si inoltra/ nel deserto dello spirito./..e..rimette le catene dell’ottusa casualità/alle mie ali di farfalla / “( “Non gioco più col passato”)
Lucia vibra per l’anelito alla coerenza, alla felicità breve, intensa,sognata: “L’anima aspetta serena/un equilibrio evanescente,/intriso d’abbandono,libero
Il tempo è musica, ritmo, armonia ricercata. La “…gioia della musica/è un lago di pace../. La musica è quella del verso del cembalo del Parnaso,del violoncello, della viola. E’ un tango che avvolge e stordisce perché annulla il tempo e lo spazio.
Lucia è donna e madre e alla figlia”…. fanciulla dagli occhi cangianti…, dedica versi tenerissimi: la vede crescere e con sofferenza comprende che la deve lasciare andare…
E’ sorella che rimpiange “Intese e allegrie lontane e …ogni tanto l’incontro perdona il vuoto dell’assenza..” ( A mio fratello )
E’ moglie tenera, esigente, che ha bisogno di sguardi, di palpiti.” Ti ho scolpito nella mia anima/con lo stupore delle mani vuote/… Le tue mani mi circondano il cuore/e sorridendo conforti la mia solitudine/ di donna nell’ombra dell’esistenza./ “( “Conforti la mia solitudine.”).
E ancora “ Percorro strade d’amore,/per incontrare/ il tuo sguardo, cui/mi legano fili di vento./La mia vita sorride di te./”( “Mi legano fili di vento” e struggente ancora in “Insieme”)
E’ figlia di un padre che da vecchio ha gli occhi umidi che”scrutano il mio silenzio…” e al quale non riesce , ancora una volta a dire il suo affetto…”frasi non dette/sguardi lacerati,/raccontano intese perdute, dove lieve scende la neve.” (“ Immagini lontane” )
E’ figlia di mamma Margherita, a lungo cercata…”e tu eri nascosta nel mio cuore./Vivi con me i sogni solitari/ che , finalmente pieni di te,/ sorridono all’alba.” ( “A lungo ti ho cercata” )
In modo asciutto, essenziale, senza sbavature, sempre controllata, forse troppo, canta sentimenti universali, emozioni e con lei io sono stato fratello, padre, figlio, marito.
“ E’ suadente il profumo/ della poesia./Spinge a magnifiche sollecitudini. / Nuvole di luce accendono/sommessi sorrisi/nel torpore immobile di una vita,rabbuiata dal silenzi./Si sfrangiono i versi,/nell’abisso del tempo,/in miriadi di stelle/rubate all’oscurità./ ( Il profumo della poesia )
L'autrice di “Schegge di luce” ci ha rilasciato alcune riflessioni a caldo.
La poesia di Lucia Di Tolla è fatta di emozioni?
La mia poesia è fatta da emozioni, dove la parola dà senso e concretezza.
La mia poesia è frutto di una riflessione sofferta umana e culturale.
Nei miei versi c'è il paradosso del vuoto, del non detto dell'accennato, il non dire crea onde di significato, come dicono gli inglesi " Less is better"! (N.d.r. meno è meglio).
Qual è il ruolo del lettore?
Il lettore assume un ruolo attivo, riempie con la propria sensibilità ciò che è non è esplicitato.
Qual è il ruolo attivo della tua poesia?
L'ambizione della mia poesia è quella di fornire un diverso punto di vista : insolito,accattivante, lucido, strano, a volte disperato, ma spero mai banale.
Pertanto è necessario avere un preciso punto di vista?
Avere un punto di vista, specialmente nei tempi attuali, privilegia senz'altro la conoscenza non la mera informazione, tenta di superarne la confusione.
Qual è il tuo ruolo?
Il poeta è lettore della realtà e cultore della bellezza e dell'arte.
E come dice Hume: "La bellezza delle cose esiste nella mente di chi le osserva"
Lucia di Tolla, già docente di Italiano e Storia nella Scuola Secondaria, ha sempre coltivato la poesia, la critica letteraria e la linguistica. E’ esperta di "Lectura Dantis", di sceneggiatura e regia teatrale.
Ha pubblicato poesie in numerose antologie: Habere Artem, Parole in fuga, Verrà il mattino e avrà il tuo verso, Aletti Edizioni, Roma; 500 poeti dispersi, Edizioni la lettera scarlatta, Mondovì (Cuneo); Emozioni lucane, Rivello (Potenza); Universum Basilicata II, Universo Sud editore.
Ha ottenuto importanti premi letterari, tra cui "Europa", "Universum Basilicata","Nuova scrittura attiva","Adelante", "Papiria".
Tito 13 maggio 2016 Mario Coviello
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