|
Recensione libro di Beppe Severgnini “ Signori si cambia” |
---|
30/04/2016 | Il libro di Beppe Severgnini “ Signori si cambia” di 224 pagine, edito dalla Rizzoli libri, ed acquistabile al prezzo di 18 euro, afferma che il viaggio in treno in modo particolare, è un’occasione per pensare, riassumere confrontare; ma e soprattutto un modo per capire, come siamo fatti, e cosa siamo diventati. Noi e il mondo intorno a noi.
Tra tutti, il viaggio più emozionante e stato quello che apre il volume e cioè L’America attraversata via terra con suo figlio ventenne. Da Washington D.C. allo Stato di Washington, ottomila chilometri in treno, in autobus, in automobile. Davvero un’ esperienza entusiasmante quella dell’autore che ha viaggiato molto, come si evince dal libro, e viaggiare otre ad essere bello è anche un’occasione per conoscere altri paesi e capire gli stili di vita degli abitanti.
La sua generazione ha amato i treni che ti permettono di spostarti da un posto ad un altro, standotene comodamente seduti, di pensare, di trovare la soluzione di un determinato problema o conoscere altra gente e magari diventare amici. Per i cinquantenni la parola “Interrail” ha lo stesso richiamo esotico ed erotico di “Erasmus” per i trentenni, e di “crociera” per i settantenni. Molti ragazzi, anche oggi, l’hanno capito: i treni permettono con pochi soldi, se uno s’organizza di vedere l’Italia, l’Europa e più in là. Rappresentano la cultura nazionale. Sui treni russi c’è il samovar del tè, sui treni americani eggs and bacon per colazione, mentre sui treni italiani troviamo gente di tutti i tipi, da coloro che leggono un giornale od un libro a quelli che conversano a lungo.
In chiusura del giro del mondo su rotaie l’autore ha voluto aggiungere un capitolo: mappe mentali, letture per il viaggio e idee che vengono sui treni.
Biagio Gugliotta
|
| | |
archivio
E NEWS
|
WEB TV
|