Dopo “Sponsali e nozze in Puglia tra Medioevo ed età moderna” Relatore Giulio Mastrangelo, ritorna la cartella “Storia del sud” con una relazione di Antonio Fornaro (esperto e studioso di tarantinità), dal titolo “Cento anni fa l’acqua del Sele a Taranto”.
L’incontro avrà luogo Venerdì 19 Marzo, alle ore 18.00, presso la sede di Presenza Lucana, con libero ingresso.
L’importanza dell’acqua, ieri e oggi, con l’avvento del primo zampillo dell’Acquedotto Pugliese a Taranto, il 7 febbraio 2016, sarà ampliata da una digressione sulle varie forme di approvvigionamento esistenti nella nostra città. Il relatore si soffermerà, in particolare, sull’acquedotto del Triglio, su quello di Saturo, sui citri, sui pozzi artesiani e sulla figura dell’Acquarule.
Nel 2006, presso la sede di Via Veneto, fu presentata da Angelo Conte una completa relazione, che diede origine alla pubblicazione del testo “L’acquedotto romano del Triglio da Statte a Taranto – Antica via dell’acqua a Taranto”. L’alimentazione dal Triglio fu dismessa dopo la costruzione, da parte dell’Acquedotto Pugliese, in seguito diventato E.A.A.P., di una delle più belle opere ingegneristiche del sud, che portò l’acqua dalle sorgenti del fiume Sele a Taranto e in tutta la Puglia.
L’inizio della progettazione dell’acquedotto, del 1902, porta l’assenso anche di Giuseppe Zanardelli, allora Presidente del Consiglio. Ingegneri lucani e pugliesi furono tra i maggiori artefici della progettazione e costruzione dell’intero acquedotto.
Il poeta Domenico Semeraro leggerà alcune poesie, in vernacolo, sul tema.
Antonio Fornaro, come sempre, chiuderà l’incontro con una rapida carrellata sulle espressioni dialettali che hanno, in questo caso, come tema l’acqua.
Michele Santoro
|