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I Gruppi di Preghiera di p. Pio dal Papa. Il Gruppo di Senise urla felice: c’ero

10/02/2016

Due santi cappuccini, San Pio da Pietrelcina e S.Leopoldo Mandic, i grandi esempi di misericordia per tutto il popolo di Dio, in occasione del Giubileo della Misericordia, hanno accolto il 6 febbraio 2016 a Roma, per una speciale udienza di Papa Francesco, un “esercito” di Gruppi di Preghiera venuti dall’Italia e da ogni angolo del mondo. E’ straordinario che le spoglie del frate di Pietrelcina entrino in basilica da santo dove giacciono anche quelle di Giovanni Paolo II, che lo canonizzò. Una grande festa che è iniziata sin dall’arrivo delle spoglie dei due santi a Roma il giorno 3 febbraio 2016. Nell’occasione anche il Gruppo di Preghiera di San Pio, “Potenza Divina D’Amore”di Senise, si è messo in viaggio dalla nottata del venerdì per arrivare a Roma nelle prime luci dell’alba del sabato, dove ha trovato una marea di persone in fila ad attendere l’apertura della piazza S.Pietro che è avvenuta alle ore 7,30. Da qui sono cominciati i controlli della polizia con l’ausilio dei 30 rapiscan situati sotto al colonnato della piazza, per il controllo al metal detector, tutti aperti per far defluire la gente. Il numero dei partecipanti, tutti rigorosamente seduti, è stato stimato in 80.000. Cifre ufficiose hanno indicato la presenza di 800 gruppi di Preghiera di cui 651 provenienti dall'Italia: dal Centro Sud (313), dal Centro Italia (211) e dall'Italia Settentrionale (127). Dall'estero ne sono giunti 142 Gruppi: 86 dall'Europa, 43 dalle Americhe, 6 dall'Asia, 4 dall'Africa e 3 dall'Oceania. Assieme a loro 1.300 tra operatori e famigliari di Casa Sollievo della Sofferenza. I gruppi di devoti a Padre Pio sono giunti in piazza con striscioni e fazzoletti al collo, radunati anche in gruppi di centinaia di persone. Tutti trascinati sotto il colonnato del Bernini dal carisma del santo più amato, in un abbraccio di folla tanto ampio da far esclamare di meraviglia anche Bergoglio: “Vedo che siete molto numerosi, eh”. Prima dell’arrivo del papa c’è stata la preghiera delle Lodi e subito dopo la Bianchetti, la presentatrice di “ A Sua Immagine” di RAI1, ha accolto e intervistato gli ospiti che si sono avvicendati sul sagrato della Basilica. Molto seguita è stata la catechesi di Padre Raniero Cantalamessa, il predicatore della Casa Pontificia. Alle 10,30 arriva in piazza il Santo Padre in papamobile e comincia il giro tra la folla, felice ed emozionata, che ha inneggiato a papa Francesco, cercando ognuno la sua attenzione e la sua benedizione.
Nel suo discorso, il Papa ha descritto Padre Pio come un uomo che "ha vissuto il grande mistero del dolore offerto per amore. E la sua piccola goccia è diventata un fiume di misericordia che ha irrigato deserti e creato oasi di vita in tutti i posti del mondo". Francesco ha citato i gruppi di preghiera, "focolai d'amore". La preghiera non è una "buona pratica", ma un'opera di misericordia, ha spiegato: "Volete avere un cuore noioso? No? Volete avere un cuore gioioso? Pregate".
San Pio ha definito i Gruppi di Preghiera – ha continuato il papa - “vivai di fede, focolai d’amore”; non solo dei centri di ritrovo “per stare bene con gli amici e consolarsi un po’”, ma dei “focolai di amore divino”. “Questo sono i gruppi di preghiera! La preghiera, infatti, è una vera e propria missione, che porta il fuoco dell’amore all’intera umanità”. Padre Pio disse che la preghiera è una “forza che muove il mondo”. La preghiera è “una forza che muove il mondo! Ma noi crediamo questo? E’ così. - Papa Francesco ha annuito con decisione - Fate la prova!”. La preghiera “spande il sorriso e la benedizione di Dio su ogni languore e debolezza”.
L'augurio del Papa, allora, è che i gruppi di preghiera possano prosperare: padre Pio scrisse che "la preghiera è il più alto apostolato che si possa esercitare nella Chiesa di Dio". E la preghiera fa miracoli.


Grande emozione quando nella piazza è risuonata la voce di padre Pio, con le parole registrate dalla Rai pronunciate il 5 maggio 1956 in occasione dell'inaugurazione della Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo.
Alla fine dell'udienza Papa Francesco si è fermato per qualche minuto con un bambino di circa 10 anni, al quale aveva fatto cenno di avvicinarsi, come invitandolo a salire con lui sulla jeep bianca che era in attesa sul sagrato. Ma il ragazzino aveva qualcosa da dire al Pontefice, che è stato ad ascoltarlo e poi gli ha risposto a bassa voce. Un vero colloquio privato terminato con un abbraccio che il Papa ha dato al piccolo ricevendo da lui due baci sulle guance.
I cuori di tutta la Piazza si sono poi raccolti all’unisono in preghiera: “Tutti insieme preghiamo – ha invitato il papa - bussiamo alla porta del cuore di Dio che è Padre di misericordia: Padre nostro…”. “E noi non siamo una Chiesa orfana: abbiamo una madre. Preghiamo nostra madre, preghiamo nostra madre. Ave o Maria, …”. Dopo la benedizione solenne, il papa si è ritirato e la grande massa, dopo una lunga e interminabile fila, della durata di circa due ore, ha potuto varcare la Porta Santa per lucrare l’Indulgenza Plenaria e pregare davanti alle spoglie di San Pio da Pietrelcina e San Leopoldo Mandic. Nel viaggio di ritorno a San Giovanni Rotondo, le spoglie di San Pio, si fermeranno nella sua natia Pietrelcina che dopo 100 anni riabbraccia il loro caro Padre Pio ( 11-14 febbraio).
Vincenzo diac. Terracina



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