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Pavia. Presentato “Un uomo, un santo” di Rocco Montano

24/11/2015

Un evento ispirato e guidato direttamente da Sant’Agostino quello che ha caratterizzato la serata del 21 scorso, presso la chiesa di San Pietro in Ciel d’Oro, che custodisce le spoglie del Santo, oltre a quelle di Severino Boezio e dell’imperatore Liutprando: la presentazione del libro di Rocco Montano “ Un uomo, un santo”.
Rocco Montano, nativo di Corleto Perticara, Potenza, dal 1977 alla pensione medico di famiglia a Lacchiarella, ha già pubblicato, oltre a vari saggi, Vademecum del donatore, tre raccolte di poesie Il fiume del tempo (2004), Lembi di Cielo (2008) e Sulla spiaggia dei ricordi (2012) e Semina sapientiae, raccolta di motti ed aforismi latini.
“Un Uomo, un santo” , dedicato alla diletta nipotina Valeria, ha un “sapore” diverso dai precedenti lavori, perché segna una linea di demarcazione con la vita precedente di professionista e indica, al tempo stesso, l’eternità del tempo a disposizione da dedicare, con saggezza ed amore, a nuove esperienze letterarie , per completare progetti giovanili, riposti nel cassetto della memoria, da tirar fuori al momento più opportuno. Questo tempo, ora, è giunto e Montano ne fa tesoro per dedicarsi ad una figura carismatica della Chiesa, il santo di Ippona, che ha segnato una svolta epocale con le sue Confessiones.
A rendergli omaggio, nella presentazione, sono stati monsignor Giovanni Scanavino ed il dottor Marco Beck, latinista di fama mondiale, che ne ha curato la prefazione, sotto la consueta pacata regia di Brunello Maggiani.

Monsignore Scanavino ha annoverato Montano tra i nuovi amici di Agostino, amante del mondo classico e letteralmente innamorato della personalità del Santo, tanto da cogliere, unitamente a Giovanni Papini, in modo eccellente come la sua grandezza possa arricchire la vita di tanti, solo se si riesce ad aiutarli, introducendoli alla magia di un nuovo genere letterario. In questo, Montano c’è riuscito benissimo, perché ha pensato di introdurre ed illustrare le Confessiones come farebbe un vero amico, che è desideroso e felice di condividere le scoperte più interessanti ed il gusto di una singolare esperienza di fede, che abitualmente non si crede possibile, quando, invece, può essere alla portata di tutti. Questo regalo, ha sottolineato Scanavino, che Rocco fa a tutti è, appunto, un segno di squisita amicizia, perché non si può incontrare Agostino e tenerne per sé la ricchezza , che va distribuita come patrimonio di tutti, nel segno di una grande catena d’amore da non interrompere mai, se si vuole arrivare, alla fine, alla ricerca comune della verità dell’amore.
Marco Beck, amico di lunga data dell’Autore, ha affiancato Rocco nel laborioso studio delle Confessiones , affinchè realizzasse un’opera completa e, per certi versi, innovativa, soprattutto nella descrizione, oltre che del Santo, dei personaggi a lui più cari, come la mamma, di tante lacrime , la sua “ concubina”, il figlio Adeodato, ai quali Montano restituisce la propria autenticità e ne riconosce il ruolo, fino alla sua conversione. Al medico scrittore, poeta di Lacchiarella , nel suo appassionato viaggiare fianco a fianco con Agostino, a sua volta in viaggio verso la sofferta conversione, verso la definitiva professione di fede, riconosce il merito fondamentale di avere avuto il coraggio di avventurarsi negli studi agostiniani in un campo già abbondantemente arato, seminato, coltivato da stuoli di “addetti ai lavori” ed aver avuto la capacità di scegliere un approccio affabilmente divulgativo, riuscendo, a modo suo, ad aprire una porticina ancora inviolata, con un invito a seguirlo nella sua avventura. E pare che ci sia perfettamente riuscito, perché ha dimostrato come di Sant’Agostino non ci si può mai saziare.
Montano, commosso come non mai ed inebriato dalla grande manifestazione di affetto da parte dei presenti, ha ripercorso l’iter del lungo lavoro, che lo ha condotto al compendio di un desiderio mai sopito, covato e cresciuto nel suo intimo per lungo tempo, fino a vedere la luce nella parte forse più importante della sua stessa vita, spesa assai bene nel coltivare, oltre alla qualificata professione che lo vede ancora oggi, “medico di strada”, come lo ha definito il fraterno amico Maggiani, tanta passione per le lettere e per la musica, senza mai tralasciare un attimo di essere anche un grande padre di famiglia.
Durante la presentazione, l’attore Sergio Stefin ha letto alcuni brani trai più significativi delle Confessiones.
Tutto l’incasso della vendita del libro sarà devoluto all’AVIS di Lacchiarella, di cui Montano è direttore sanitario, per la piena soddisfazione della direttrice Rosa Angela Balacchi , che ha ringraziato , con parole affettuose, per il nobile gesto il sempre più amato e stimato medico di famiglia e di strada, il Lucano dal cuore d’oro.

Giovanni Labanca

(Foto di Roberto Grignani)



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