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Festa di Spiritualità a Senise per la Peregrinatio straordinaria di Sant’Egidio

23/11/2015

Non si può parlare della religiosità del popolo senisese senza parlare di S.Rocco; non si può parlare della religiosità del popolo latronichese senza parlare del culto che questo popolo ha verso il suo patrono, Sant’ Egidio Abate, che di questa religiosità è fondamento. Infatti difficilmente un popolo è legato al suo protettore più di quanto i latronichesi lo siano a Sant’Egidio e i senisesi a S.Rocco. I due santi sono una presenza costante e tangibile nella storia e nella vita di Latronico e Senise. Intorno ad essi si esprime l’identità e l’unità di questi due popoli che dal pomeriggio del 19 novembre e fino al pomeriggio di domenica 22 novembre hanno vissuto, in una forma di gemellaggio religioso, uno scambio di questa religiosità con la visita – peregrinatio straordinaria della Sacra Immagine di Sant’Egidio (un busto argenteo risalente alla metà del XVIII secolo, di scuola napoletana di pregevole fattura) conservato nella Cripta della Basilica Minore Pontificia di Latronico e della Reliquia ( osso dell'avambraccio) del Santo, racchiuso in una teca dorata. Dietro la bellezza di queste giornate di grazia c'è tutto il lavoro e la caparbietà del parroco di Senise che ha voluto fortemente l'arrivo di S.Egidio nella comunità senisese come lui stesso ci ha spiegato durante l'accoglienza della Sacra immagine del Santo nella piazza S.Rocco (oggi S.Biagio): “questo nostro desiderio, questo nostro proponimento è passato dapprima al vaglio dei consiglieri del Comitato di Sant'Egidio che hanno accolto con entusiasmo la proposta, poi c'è stata la valutazione del popolo di Latronico che ha accettato nonostante le perplessità riscontrate inizialmente per l'uscita della statua dal territorio di Latronico, la prima dopo trecento anni. Inoltre, è stato necessario il permesso della Curia Vescovile di Tursi ( Ufficio dei Beni Culturali della Diocesi) e la delibera della Sovrintendenza ai Beni Culturali di Potenza e di Matera che ringrazio pubblicamente”. Nel suo intervento di saluti, don Pino spiega come nasce l'idea di questa peregrinatio: “ a Senise due sono le grandi devozioni popolari oltre S.Rocco: la Madonna di Viggiano e Sant'Egidio di Latronico. Inoltre, il nostro paese ha sempre dimostrato una sviscerata devozione al Santo, battezzando molti bambini con il suo nome. Sulla ricerca mi ha supportato il Comune di Senise che mi ha fornito i documenti dell'anagrafe dalla quale abbiamo rilevato l'esistenza di 140 persone che portano il nome di Egidio: di questi 46 sono morti e li nomineremo tutti nella liturgia eucaristica di Venerdì a partire dall'amore di quel santo sacerdote che questo nome portava, don Egidio Guerriero, padre e formatore con la preghiera e l'azione pastorale di noi sacerdoti e del popolo cristiano di Senise ”.
All'accoglienza c'erano anche i parroci di Latronico don Giovanni Costanza e don Antonio Donadio, il sindaco di Latronico Fausto Alberto De Maria e il vice sindaco di Senise Antonio Uccelli, nonchè autorità militari. Dalla piazza si è snodata una devota processione con al seguito una moltitudine di fedeli che ha raggiunto, attraverso la strada rotabile, la chiesa di S.Francesco per una solenne liturgia eucaristica presieduta da don Giovanni Costanza. Giornate ricche di spiritualità con la Chiesa sempre gremita di fedeli in un andirivieni di adulti, giovani e bambini delle scuole di ogni ordine e grado. Lunghe veglie di preghiera hanno scandito le serate della peregrinatio con la presenza di tutti gli Egidio di Senise e con il concerto di canti sacri, nella serata di sabato 21 novembre, del coro polifonico “ Kerigma” di Latronico che ha eseguito brani dal repertorio liturgico e religioso in un unico canto di lode a Dio. Domenica 22 novembre, dopo una breve processione della parte bassa del paese, una solenne liturgia eucaristica ha rafforzato il legame tra le due comunità, tanto che il parroco don Giovanni Costanza, visto la grande devozione del popolo di Senise per Sant'Egidio, ha esclamato: “da questa sera il Santo farà sempre parte anche della vostra comunità “. Alle ore 20,00 circa, il Santo ha lasciato Senise tra un tripudio di fedeli commossi e felici e un luccichio di colori dei fuochi d’artificio, per far ritorno a Latronico.



Questo attaccamento vibrante e sentito verso il Santo è ben visibile nelle giornate della Manna, in cui la chiesa madre di Latronico è gremita di fedeli che aspettano il miracolo del Santo Protettore ( nei venerdì di marzo, da una parete della chiesa fuoriesce un liquido incolore). L’evento, di cui le cronache raccontavano già dal 1709, si verificò in modo «eclatante», nel 1716: si racconta che, il popolo era preoccupato per il verificarsi di calamità naturali e pregava Sant'Egidio affinchè le facesse cessare. La preghiere furono esaudite e quel liquido rappresentava probabilmente il segno del «miracolo» o della protezione del santo protettore. Il 22 febbraio del 1728 il vescovo promulgò il decreto secondo cui il liquido si può raccogliere ogni volta che si presenta. Da allora il misterioso evento si ripete quasi ogni anno. La gente l’attende con ansia, anche perché per caso o chissà per cosa, quando l’evento non si è ripetuto, l’anno non è andato proprio bene. In occasione del Giubileo straordinario indetto da papa Francesco, dall’8 dicembre 2015 al 22 novembre 2016, si potranno ottenere le indulgenze plenarie della pena temporale per i propri peccati andando a visitare proprio la Basilica Minore di Sant’Egidio a Latronico, nelle domeniche e solennità, nei venerdì di quaresima, nei giorni festivi del santo con annesse eventuali novene e tridui.

Vincenzo diac. Terracina



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