Ambiente-cultura-eventi- 30/09/2015 - Paola Turci alla 1^ Ediz.“L’esperienza monastica ai Laghi di Monticchio

Paola Turci alla 1^ Ediz.“L’esperienza monastica ai Laghi di Monticchio

30/09/2015

“Questa Abbazia è qualcosa di straordinario, mi sembra di tornare indietro nel tempo. Vi prego, dovete far di tutto per far conoscere a tutti questi splendidi luoghi”. Ha esordito così la nota cantautrice Paola Turci, ospite della prima edizione di “L’esperienza monastica nell’area dei Laghi di Monticchio”, manifestazione fortemente voluta dal Comune di Rionero in Vulture e dall’Associazione Arcadia e realizzata grazie al contributo della Regione Basilicata. Oltre 500 le persone che si sono ritrovate all’interno della millenaria Abbazia di Sant’Ippolito a Monticchio Laghi per ascoltare e applaudire la cantautrice romana rimasta subito ammaliata dalla straordinarietà dei luoghi. Vincente, dunque, la scelta dell’associazione Arcadia e dell’amministrazione comunale rionerese di voler affidare la chiusura dell’evento rievocativo alla cantautrice Paola Turci che, sprezzante del freddo, ha riscaldato la rigida notte lacustre donando al pubblico le note dei suoi pezzi più conosciuti (da “Questione di sguardi” fino alla più recente “Io sono” passando per “Stato di calma apparente” e “A mani giunte”) ridotte al minimo dal concerto in “acustico” che però non ha tradito le attese ma che, al contrario, ben si è inserito in un contesto unico quale l’Abbazia di Sant’Ippolito. Un finale in crescendo, dunque, per “l’esperienza monastica” apertasi Domenica con l’interessante giornata studio al quale ha partecipato Padre Carlo Palestina, parroco e scrittore tra i più grandi conoscitori dei Laghi di Monticchio, e la rievocazione storica affidata al gruppo di tamburellisti e sbandieratori “Gli Angioini”. La prima giornata della manifestazione si è poi chiusa con l’esibizione del trio di musica sacra composto dai maestri Giovanni Catena, Francesco Pio Paolillo e il Soprano Maria Cristina Ciampi che con la loro esibizione hanno regalato momenti di grande emozione al pubblico presente. La giornata di lunedì ha visto invece la partecipazione del gruppo di musica etno-popolare “Sette Bocche” che, oltre ad eseguire i grandi classici della musica popolare, ha deliziato il pubblico presente con alcuni brani riconducibili a canti contadini legati al culto di San Michele. Come già accennato, la chiusura della manifestazione è stata affidata a Paola Turci, artista di livello nazionale capace di richiamare a Monticchio turisti dalla Campania, dalla Puglia e dalla Calabria. “La nostra associazione e il Comune di Rionero hanno vinto una scommessa che molti davano già per persa”. È questo il commento a caldo del Presidente del Presidente dell’Arcadia Christian Strazza che ha aggiunto: “spesso sentiamo o leggiamo che a Monticchio esiste solo il turismo mordi e fuggi. Oggi, però, abbiamo dimostrato il contrario ovvero che Monticchio ha ancora molte speranze di rilancio turistico e non solo. Quando vengono organizzate interessanti iniziative di promozione del territorio che riescano ad unire cultura, sacro, arte, musica e storia, il pubblico risponde sempre presente. Secondo noi questa è la strada giusta e continueremo a lavorare affinché questo rilancio si concretizzi”. Dello stesso avviso l’Assessore alla Cultura del Comune di Rionero Vito D’Angelo che ha aggiunto: “il Comune di Rionero ha fortemente voluto questo evento e ha premuto che si svolgesse per buona parte nella restaurata Abbazia di Sant’Ippolito. Grazie anche all’impegno della Sovritendenza ai Beni Archeologici di Basilicata siamo riusciti a restituire alla popolazione uno spazio storico che, rileggendo gli scritti del Fortunato o di Padre Carlo, ha ancora molto da raccontare. Grazie anche a questo evento abbiamo tracciato una prima strada che speriamo porti presto al completo recupero dell’Area Archeologica di Sant’Ippolito”.