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Nuova istallazione artistica sul Pollino e’ 365° di Federica Romano

10/08/2015

Si chiama 365° (i 365° del monte Pollino) l’ultima istallazione artistica collocata sul Pollino. L’ha realizzata Federica Romano, dell’Accademia delle Belle Arti di Napoli, la giovane ha vinto l’edizione del 2014 del concordo di “Artepollino”, il suo progetto è stato realizzato e messo a disposizione di artisti e turisti per la sua ammirazione.
E’ collocato nei pressi della statua della Du Barry e a poche decine di metri dal Santuario e di fronte a RB Ride, la giostra panoramica di Holler.
L’opera è un binocolo collocato su una base realizzata con un vecchio cavalletto di una macchina cinematografica, il manubrio di una bicicletta anni 70 e altri materiali di risulta.
“Il Pollino, dice la giovane artista, oltre a una varietà paesaggistica di straordinaria bellezza a 360 gradi offre quel miracolo dove il confine fra arte e natura si annulla in una perfetta simbiosi fra i vari elementi: quelli che io chiamo i 5 gradi in più che dialogano con l’arte.
Il binomio paesaggio arte è parte essenziale di questo territorio magnifico. Le opere presenti sui luoghi si integrano perfettamente nel paesaggio, senza contaminarli, diventando parte integrante del territorio, come se fossero lì da sempre. Il mio progetto, che prende il titolo di 365°, è la somma di 360° (paesaggio) + 5° (arte). Il progetto si attua mediante l’istallazione, in prossimità dell’opera di Holler, di una postazione dalla quale è possibile osservare, con l’ausilio di un binocolo, compiendo un giro di 360 gradi, il panorama circostante nel compiere questo giro, però, non si ferma a 360 gradi ma continua con altri 5 gradi, per consentire all’osservatore un dialogo con l’arte mostrando l’opera già presente sul luogo, mediante una messa a fuoco mirata sull’opera stessa.
365 prende le mosse dal concetto che se non esistesse osservatore non vi sarebbe alcun paesaggio, dal momento che contano le immagini o le metafore che su queste cose gli uomini creano, gli stati d’animo che ne derivano, così come le riflessioni e le interpretazioni dell’osservatore su ciò che ha visto e per mezzo delle quali su stabiliscono dei rapporti mentali con le cose percepite. Si riceve allora quell’impressione complessiva di un luogo nell’accezione di Alexander von Humboldt: quando si esamina un paesaggio si mette in relazione tutto ciò che è animato e inanimato … che è un continuo cambiamento: vedere rivedere e tornare a vedere”.
Soddisfatto il sindaco Franco Fiore per la scelta del suo comune come luogo di istallazione dell’opera. “ringrazio Federica Romano per averci fatto dono di questa sua bella e interessante opera d’arte. Per noi è motivo di orgoglio poterla ospitare, auspichiamo che diventi un nuovo punto di attrazione turistica non solo per il mondo accademico e dell’arte ma per chiunque. Il visitatore avrà la possibilità di soffermarsi e ammirare il paesaggio e le sue caratteristiche in un modo nuovo, con l’occhio grande del binocolo. L’istallazione permette al visitatore di fare le osservazioni anche con la propria strumentazione”. E intanto è in corso l’edizione 2015 del concorso di Arte Pollino, studenti di varie accademie di Belle arti accompagnati dal presidente Gaetano Lofrano stanno ammirando i paesaggi del Pollino avranno un mese per studiare un progetto e consegnarlo, una commissione sceglierà il miglior lavoro e il prossimo anno ci sarà una nuova istallazione nel luogo che il vincitore sceglierà, naturalmente i sanseverinesi sperano sia di nuovo San Severino Lucano. Questa la motivazione che la commissione ha scritto per 365° . “Il lavoro di Federica Romano risulta coraggioso e maturo, articolato sia dal punto di vista teorico che pratico, interessante nel produrre nuove prospettive e uno scarto di senso all’interno del quale far germogliare la riflessione sul rapporto tra natura e cultura. Va oltre le convenzioni, oltre i 360°, aprendo un varco di 5° in cui lo stupore genera nuove possibilità, date dalla percezione, dalla razionalità sensibile, dall'esperienza. E tutto questo partendo proprio dal binocolo, l'estensione tecnica dell'occhio umano che ha segnato l'inizio della modernità. Riconoscere e valorizzare il binomio Paesaggio-Arte attraverso nuove connessioni e attribuire il giusto plusvalore al punto di vista artistico ma anche a quello dello spettatore/osservatore, sottolinea una non comune capacità di rilettura improntata su una poetica che sa essere convincente e spiazzante. Una idea forte basata sul rispetto della bellezza e che guarda con ammirazione, quasi soggezione, l'equilibrio che la natura e l'uomo qui hanno saputo creare e preservare. 365° rispecchia un'attitudine contemporanea a costruire "dispositivi" che investono lo spettatore in una funzione attiva, in questo caso rispetto al territorio del Pollino e rispetto alle opere in esso collocate. Si distingue per la capacità di interazione con le opere installative dei grandi maestri presenti nel Parco Nazionale del Pollino. Rivitalizzando e valorizzando le preesistenze, è l'opera che meglio accoglie lo spirito dell'intero progetto”.



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