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Silvio Crusera e Carla Perusini “Come migliorare il mio metodo di studio |
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28/02/2015 | Il libro di Silvio Crusera e Carla Perusini “Come migliorare il mio metodo di studio – Apprendimento, attenzione, ascolto, memoria”, edito nel 2013 dalla Casa Editrice Giunti, propone un metodo semplice ed efficace per riconoscere tutte quelle risorse che uno ha già ma non sa sfruttare: il proprio stile di apprendimento, le capacità di attenzione e di ascolto, le caratteristiche della propria memoria. Normalmente occorre avere delle buone motivazioni per svolgere attività che costano fatica, e anche in questo caso è facile avere dei momenti di stanchezza e scoraggiamento. E’ molto importante che gli obiettivi che ci poniamo siano raggiungibili, altrimenti le delusioni potrebbero indurci ad abbandonare l’obiettivo.
Non sono utili però quelli troppo facili, perché è dimostrato che “spronano” troppo poco, per cui il primo passo è “prendere bene le misure” per i nostri obiettivi. Quando ci accorgiamo che rischiamo di non seguire il nostro progetto, è utile trovare dei metodi che sostengano la nostra volontà vacillante. Vediamo qualche metodo.
Già dal nome puoi capire che si tratta dell’antico metodo di premiarsi da soli per gli obiettivi a breve termine che si sono raggiunti. Ognuno sa quale può essere il premio giusto sulla base dei propri gusti, ma è necessario calibrare il premio in rapporto al risultato. Per esempio, se ho tradotto dieci frasi dall’inglese, posso ascoltare 5 minuti di musica; se ho fatto tutti i compiti per il giorno successivo, posso concedermi un’ora di uscita
“Premiare” anche le distrazioni: potremo ascoltare i pensieri che vengono a distrarci, dopo aver raggiunto un dato obiettivo.
“Ad esempio possiamo decidere di studiare tutta la settimana per poterci permettere di andare via con un amico nel week-end. Ad ogni ora di studio ne corrisponderanno due di vacanza con l’amico; per stare con lui 24, ore dovrò studiarne 12 in quella settimana.
Spesso la ragione della cattiva comprensione di un testo è ascrivibile ad una metodologia sbagliata di studio oppure è mancata la motivazione nella lettura o non si sono applicate le strategie di lettura efficaci, come quella di costruirsi degli schemi, rielaborare i concetti di quel determinato libro di testo e soprattutto imparare a leggere rapidamente.
Biagio Gugliotta
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