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Claudio Santamaria interpreta Alberto Manzi, maestro di generazioni di italiani |
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19/02/2014 | E’ figlio di quella televisione intesa davvero come “servizio pubblico”. La sua storica trasmissione contribuì sul serio a tamponare il problema dell’analfabetismo nell’Italia del dopoguerra, tra boom economico e speranze. Il maestro Alberto Manzi ha insegnato davvero nella classe più grande del mondo, quella della platea televisiva di quasi un decennio, sei anni dopo l’avvento della televisione in Italia, quando c’era solo la rete ammiraglia della Rai del primo canale e l’apparecchio televisivo era appannaggio delle classi più abbienti. Non è mai troppo tardi. Corso di istruzione popolare per il recupero dell'adulto analfabeta era il titolo di un programma andato in onda dal 1960 al 1968, curato da Oreste Gasperini, Alberto Manzi e Carlo Piantoni, mandata in onda a cadenza giornaliera dalla RAI e organizzata col sostegno del Ministero della Pubblica Istruzione. Il programma era condotto dal maestro e pedagogo Alberto Manzi, che ne era stato anche l'ideatore, e aveva il fine di insegnare a leggere e a scrivere agli italiani che avevano superato l'età scolare, ma che non ne erano ancora in grado.
Tv Buona Maestra, la lezione di Manzi
Oggi la storia del maestro Manzi viene raccontata da una fiction interpretata da Claudio Santamaria, che abbiamo imparato a conoscere, al cinema, al teatro e in televisione attraverso ruoli mai banali. E Santamaria sarà sul palco del Teatro Ariston di Sanremo. Lo ha annunciato lo stesso attore, spiegando che sarà ospite del Festival per presentare la fiction 'Non è mai troppo tardi', incentrata sull'avventura umana e televisiva del maestro Manzi, che andrà in onda su Rai1 nei giorni seguenti al Festival.
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