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| L’arte di Levi riflessa nello sguardo di Pia Vivarelli |
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28/11/2025 | Sabato 6 dicembre 2025, alle ore 19.00, presso la Chiesa di Sant’Eligio, in Piazzetta Sant’Eligio (via del Corso) a Matera, sarà presentata la mostra “Carlo Levi e Pia Vivarelli, l’opera e la parola”,a cura di Mariadelaide Cuozzo, che proporrà l’esposizione di 14 opere di Carlo Levi. L’iniziativa nasce dal sodalizio tra la Galleria Opera Arte e Arti, l’Associazione culturale Rinascimento APS/ETS e Ars TOTO, realtà unite dalla passione per l’arte e per il territorio, che hanno collaborato alla realizzazione di un progetto volto a valorizzare la profondità critica di Pia Vivarelli e il suo ruolo nella rivalutazione dell’opera pittorica di Carlo Levi nel Novecento. La mostra rientra nella rassegna “Percorsi contemporanei tra luoghi e radici”.
All’inaugurazione interverranno il Sindaco di Matera, Antonio Nicoletti, e il Presidente della Provincia, Francesco Mancini, insieme ai rappresentanti degli enti promotori e partner del progetto. Sono previsti contributi critici e istituzionali da Enrico Filippucci, direttore artistico della Galleria; Mariadelaide Cuozzo, curatrice; Maria Scaramuzzo, Presidente di Rinascimento APS/ETS; Mimmo Toto, Amministratore unico di Ars TOTO S.r.l.; Patrizia Di Franco, Dirigente scolastico dell’I.I.S. E. Duni – C. Levi; Cosimo Palasciano, Presidente della BCC Alberobello Sammichele Monopoli; Vito Scaramuzzo Amministratore unico di SEC S.r.l.; Luciano Dell’Acqua, amministratore Delegato Lamda Academy; Leo Montemurro, Presidente CNA Matera. Gli interventi offriranno un contributo sul ruolo dei rispettivi enti nell’ambito del progetto.
La mostra, che presenterà straordinarie opere di Carlo Levi, sarà arricchita dalla lettura di brani tratti da “Cristo si è fermato a Eboli” e da testi critici di Pia Vivarelli, a cura degli studenti del Liceo Classico-Artistico “Duni-Levi” di Matera. Le opere esposte rappresentano una selezione della produzione leviana dagli anni Trenta agli anni Settanta e costituiscono una significativa panoramica delle tematiche affrontate dall’artista: paesaggi, ritratti, nudi femminili, nature morte e carrubi.
Obiettivo degli organizzatori è valorizzare il ruolo di Pia Vivarelli nella riscoperta di Carlo Levi pittore. Nel contesto accademico è nota la metodologia di lavoro della studiosa, capace di attribuire a Levi un inquadramento di “pittore metaforico”, in cui “il linguaggio della pittura compendia altri linguaggi e ad altri linguaggi si apre” (R. Savinio). Il suo contributo alla “riscoperta” dell’artista ha permesso di restituire un’immagine di Levi intellettuale aperto, capace di superare la rigida divisione tra forme espressive e di attribuire “ai segni e alle parole il compito di indagare e interpretare il reale” (M. De Vivo). A partire dal 1975, la fortuna del romanzo “Cristo si è fermato a Eboli” e l’immagine simbolica di Levi come interprete della civiltà contadina hanno talvolta oscurato altri aspetti della sua opera pittorica. Il merito di Pia Vivarelli è stato quello di proporre un approccio filologico allo studio della sua produzione artistica, restituendo un Levi dalle “sfaccettature complesse” (Vivarelli).
L’evento è patrocinato dalla Regione Basilicata, dalla Provincia di Matera, dal Comune di Matera, dall’Azienda di Promozione Turistica della Basilicata, dalla Fondazione Matera–Basilicata 2019 e da CNA Basilicata.
La mostra resterà aperta fino al 6 gennaio 2026, dal martedì al venerdì dalle 16.00 alle 20.00. Nei giorni festivi e nei fine settimana sarà visitabile anche la mattina dalle 10.30 alle 12.30, oltre al consueto orario pomeridiano dalle 16.00 alle 20.00. |
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