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Patrimonio culturale immateriale: una giornata di studi a Terranova

20/07/2013

Una giornata di studi dedicata alla valorizzazione e alla salvaguardia del patrimonio culturale immateriale e in particolare della tradizione degli apparati votivi trasportati in processione, è quella che si è tenuta a Terranova di Pollino lo scorso 14 luglio. L’evento, organizzato dall’Associazione culturale Totarella in occasione del 10° anniversario della “Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale UNESCO”, in collaborazione con il Centro di Educazione Ambientale Val Sarmento, il Comitato per la promozione del patrimonio culturale immateriale (ICHNet), il Comune di Terranova di Pollino e il GAL La Cittadella del Sapere, ha avuto inizio nella mattinata di domenica con due tavoli di lavoro, a cui hanno preso parte le diverse associazioni del territorio impegnate nel campo e che hanno avuto come oggetto la possibilità di un’energica azione di sviluppo del territorio connessa alla valorizzazione del patrimonio immateriale. Nel pomeriggio si è tenuto l’incontro conclusivo. Ad aprire il dibattito è stato il sindaco Enzo Golia che ha fatto gli onori di casa, ringraziando, in particolar modo, l’associazione organizzatrice sia per l’evento e sia per l’impegno profuso in questi anni per la salvaguardia della tradizione popolare. A seguire, è intervenuto Giuseppe Torre, coordinatore del comitato per la promozione del patrimonio immateriale, che ha sottolineato, nel suo intervento, l’importanza della salvaguardia del patrimonio culturale immateriale non solo come promozione artistica e intellettuale ma anche come potenziale volano di sviluppo economico di un territorio, soprattutto in un periodo difficile come questo. Delle azioni di salvaguardia degli apparati votivi di Terranova di Pollino, si è occupato invece uno dei principali organizzatori del convegno: Pino Salamone, suonatore e costruttore di zampogne. Dopo l’intervento di Salamone, la dott.ssa Barbara Terenzi ha esposto, attraverso delle slide, il lavoro di ricerca da lei effettuato su gli apparati votivi di Terranova di Pollino evidenziandone le analogie anche con quelli di altre culture. Tra gli interventi più attesi vi era sicuramente quello di Antonietta Caccia, presidente del circolo della zampogna di SCAPOLI, che ha trattato del ruolo della zampogna nella religiosità popolare. A seguire, è intervenuto Antonio Tortorella del polo culturale Ichnet per la Lucania Meridionale che ha relazionato in merito ai riti votivi nell’eparchia del Mercurion. A concludere gli interventi è stato il direttore dell’Ente Parco Nazionale del Pollino Annibale Formica che ha parlato delle attività e dei progetti di sviluppo ecosostenibile posti in essere dall’Ente in questi anni. A seguito dei diversi interventi da parte dei partecipanti, si è tenuto un buffet accompagnato da musica popolare.

Mario Golia



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