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Ordinazione presbiterale di don Antonio Zaccara a Nemoli |
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28/06/2013 | La prima delle sei ordinazioni sacerdotali del 2013, per la Diocesi di Tursi-Lagonegro, è finalmente arrivata.
Nella Comunità parrocchiale di origine, “Maria SS. delle Grazie” in Nemoli (PZ), domani sabato 29 giugno 2013, solennità dei SS. Apostoli Pietro e Paolo, alle ore 18.00, don Antonio Zaccara viene ordinato presbitero.
Nato il 6 maggio 1987, dopo la maturità presso l’Istituto per geometri di Lagonegro, ha vissuto l’iter formativo presso il Seminario Maggiore di Basilicata (Potenza) e lì ha frequentato l’Istituto Teologico, affiliato alla Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale (Napoli).
Ordinato diacono il 14 settembre 2012, ha svolto il suo servizio diaconale a Tursi, impegnato particolarmente nella catechesi, tra i giovani e nella cura delle Liturgie della Cattedrale. Di particolare rilevanza il suo servizio anche nella Mensa domenicale della Carità, di cui si è reso protagonista durante l’anno pastorale.
L’ordinazione giunge a conclusione di una settimana di animazione vocazione che la Comunità di Nemoli ha vissuto con Padre Rosario Esposito, redentorista di Materdomini, e alcuni sacerdoti della Diocesi, tra cui don Battista Di Santo, parroco della Cattedrale di Tursi, che si sono alternati nella predicazione.
Alla gratitudine a Dio del Vescovo, Monsignor Francesco Nolè, espressa nei giorni scorsi*, si aggiunge quella dell’Ordinando: “Senza mio merito il Signore mi ha chiamato a servirlo nella sua Vigna. Accolgo con riconoscenza la grazia dell’Ordine sacro e affido il mio ministero a Maria, Madre della divina Grazia, protettrice della mia Comunità di Origine. Sono consapevole che il sacerdote debba essere annunciatore della Verità e dispensatore della grazia di Dio”.
Domenica 30 giugno alle ore 11.00, nella Chiesa Madre di Nemoli, la Prima Messa solenne presideuta dal novello presbitero.
don Giovanni Lo Pinto
Il Vescovo della Diocesi di Tursi-Lagonegro Mons. Francesco Nolè, in merito alle prossime ordinazioni presbiterali, rivolgendosi ai giovani, attraverso un comunicato del 20/6/2013, dichiarò:
“Cari giovani, lasciatevi attrarre dal Cristo Redentore… Lasciatevi amare da Lui e sarete i testimoni di cui il mondo ha bisogno”.
“Siamo consapevoli – afferma ancora il Vescovo – che la generosità di questi giovani non sia da leggere come un merito ma come un compito. Tocca infatti ai chiamati, che hanno risposto il loro “eccomi” al Signore, mostrare che non c’è fedeltà che non preveda la missione, non c’è gioia più grande di quella che viene dal raccontare che la felicità viene dall’aver incontrato la fonte della gioia… e questo non si può tenere stretto per sé”.
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