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A Rapone la presentazione del libro di Nick Repole |
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29/05/2025 | Ieri, la comunità di Rapone ha vissuto una giornata memorabile, segnata da una grande partecipazione alla presentazione del libro “Da Rapone al Bornx. Storia della famiglia Patrissi”, scritto da Nick Repole. L’evento, organizzato con cura dalla Pro Loco di Rapone, ha visto la partecipazione del Sindaco Felicetta Lorenzo, la quale ha sottolineato l’importanza di questo volume, risultato di oltre un decennio di dedizione e ricerca storica. Il libro non solo celebra le origini di una famiglia emigrata, ma funge anche da prezioso strumento per preservare la memoria storica della comunità e per rafforzare il legame con il passato. Angelica Cappiello, Presidente della Pro Loco di Rapone, ha espresso un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno supportato la realizzazione di questa iniziativa, evidenziando come il libro rappresenti un tassello fondamentale per il patrimonio culturale locale e un dono prezioso soprattutto per le nuove generazioni. La sua testimonianza ha dato voce a un sentimento condiviso di appartenenza e riconoscenza. L’assemblea è stata arricchita dall’intervento di Michele Sacino, socio della Pro Loco, che ha catturato l’attenzione dei presenti con un’esposizione sui cenni storici dell’emigrazione, ispirata dalle lettere di Sinigalli. Sacino ha saputo contestualizzare il fenomeno migratorio, riportando alla mente il dolore e l’aspirazione di tanti lucani che hanno cercato nuove opportunità oltreconfine. Luigi Scaglione, Presidente del Centro Studi Internazionale Lucani nel Mondo, ha detto: “Questa storia mette in luce la crescente riconoscibilità della comunità lucana nel mondo. Con un incremento del 1% degli iscritti AIRE rispetto all'anno precedente, la Basilicata si piazza seconda in Italia, evidenziando l'emigrazione dei lucani verso paesi come Argentina e Germania. Tuttavia, il fenomeno migratorio porta con sé sfide significative: la fuga dei giovani e il declino demografico delle aree interne minacciano la vitalità economica e sociale della regione. È cruciale riflettere su strategie che possano invertire questa tendenza e promuovere un futuro sostenibile per la Basilicata sostenendo progetti di ri-torno, ri-conoscenza e nuove forme di gemellaggi”. Vito Sabia, Presidente dell’UNPLI Basilicata, ha ribadito l’importanza di queste storie, affermando che non si tratta solo di racconti di emigrazione, ma di documenti che preservano l’identità collettiva. Ha invitato tutti a riscoprire il valore delle proprie radici attraverso una narrazione autentica e condivisa. Al termine dell’incontro, Sua Eccellenza Monsignor Ciro Fanelli, Vescovo della Diocesi di Melfi, Rapolla e Venosa, ha portato un messaggio toccante sull’amore verso le radici e l’importanza di non dimenticare il passato. Le sue parole hanno risuonato nel cuore di tutti i partecipanti, promuovendo un dialogo aperto tra culture. L’autore Nick Repole, nato e cresciuto in Australia, visibilmente emozionato, ha rivelato il contenuto del suo libro, che include fotografie e documenti raccontando storie di vita. Ha esortato ognuno a non dimenticare le proprie origini, chiudendo con un messaggio chiaro: l’amore per la propria terra deve sempre prevalere sulla superficialità contemporanea. Anche Vita De Luca e Giuseppina Tozzi, rispettivamente rappresentanti delle famiglie Repole e Patrissi di Rapone, hanno condiviso le loro esperienze, arricchendo ulteriormente il dibattito, moderato dalla giornalista Cristina Longo. A conclusione dell’evento, la Pro Loco di Rapone ha consegnato targhe commemorative all’autore e agli ospiti, celebrando così il valore della memoria collettiva e l’unità che essa rappresenta per la comunità di Rapone. |
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