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“Riverberi” di Ingrid Kuris Akis: il mito si fa contemporaneo tra le montagne di San Mauro Forte

30/04/2025

Riverberi è la mostra itinerante dell’artista triestina di origine greca Ingrid Kuris Akis che da oltre tre anni espone le sue opere in Italia e all’estero. Dopo il successo ottenuto a Trieste, Riverberi arriva anche in provincia di Matera nello straordinario Palazzo della Cultura a San Mauro Forte grazie alla volontà di Giuseppe Ligrani, presidente dell’associazione CarovanArt, che in dieci anni di attività ha esposto oltre 300 artisti nazionali e internazionali. “La mia volontà – spiega Ligrani – è mostrare la bellezza di pittori, scultori e musicisti in un luogo di montagna come il nostro, a San Mauro Forte, dove negli ultimi anni c’è stato un ritorno di popolazione. Portare l’arte in questo piccolo paese che raggiungo ogni giorno da Potenza è per me un atto etico ed estetico, qua ci sono 27 palazzi gentileschi, 7 chiese e una storia architettonica molto importante che merita essere valorizzata dall’arte contemporanea.” Una sorta di dialogo, insomma, unisce l’arte del passato con le voci del presente, in mostre itineranti di grande impatto visivo.

È il caso di Riverberi di Ingrid Kuris Akis che esprime la sua visione del mondo partendo dalla reinterpretazione della mitologia per raccontare la contemporaneità dell’uomo, la situazione economica globale, l’esistenza intima e la dimensione della natura, sempre più sottoposta alla sopportazione delle insufficienze umane. I miti che diventano singolo messaggio in ogni tela per sollecitare l’incontro di sé stessi nella rinascita di un io individuale che possa mettersi in ascolto degli altri.

“Ingrid Kuris Akis è portatrice di un impegno civile atto a mostrare, attraverso la rielaborazione del simbolo, la natura umana in tutto il suo scempio e in tutto il suo possibile splendore. – sottolinea la curatrice Francesca Schillaci - Partendo dal Minotauro come figura di riferimento a cui affidarsi (e su cui riflettere), Akis ribalta i canoni della mitologia. Non più il mostro, ma l’emblema; non più il pericolo, ma l’incarnazione dell’isolamento. Il Minotauro diventa lo specchio del mondo, la rappresentazione di tutta l’umanità che, senza accorgersene, corre verso l’alienazione e lo stordimento, uccidendo il sentire profondo insito in ognuno di noi in nome di una follia sociale, riconosciuta e dilagante, che fa dell’essere umano il prototipo dell’angoscia.”

Ingrid Kuris Akis con maestria del tratto, chiama in raccolta tutte le voci del passato attraverso la sua pittura.

“Sisifo che spingendo sale, racconta la nevrosi sociale nella nostra sanità attuale, - continua Schillaci - l’abbandono degli infermieri lasciati a sè stessi, ai folli terrorizzati dai contagi e dai contatti, ormai imbalsamati dentro un isolamento ben pensato, diventato gabbia e corazza. Eppure Sisifo è nudo, capace di sostenere i fardelli sociali grazie alla sua forza interiore. Il “Nuovo Icaro”, una tra le opere più recenti della produzione di Akis, squarcia la visione sui burocrati, relegati dietro scrivanie e computer, alienati dalle sovrastrutture imposte, impegnatissimi a elaborare nuove macchine e nuove intelligenze digitali che, se non controllate, si impadroniscono dell’uomo in ogni sua dimensione, destinandolo all’abisso. Come salvarsi, allora? Attraverso una presa di coscienza del proprio esserci, l’artista frantuma i tabù sociali e come pezzi di carta sparsi all’aria ne ricostruisce i frammenti, partendo dal passato, interrogando il mito, affidandosi al simbolo che metabolizza e creando un nuovo linguaggio che diventa messaggio universale di una coscienza non più individuale esclusiva dell’artista, ma collettiva.”
“Siamo tutti uno. È un concetto semplice, – spiega Ingrid Kuris Akis– quando l’essere umano se ne rende conto, la catarsi avviene e nessuna violenza può essere più inflitta.”

Biografia di Ingrid Kuris Akis:

Ingrid Kuris Akis vive e opera a Trieste dove ha completato la sua formazione artistica con gli studi all’Istituto d’Arte “Nordio” e i suggerimenti di validi pittori contemporanei.
In ambito artistico ha lavorato in più campi: dalla scenografia all’illustrazione per l’infanzia, fino al magico mondo della musica. Ha illustrato 17 libri, due dei quali sull’opera lirica tradotti in 4 lingue e distribuiti nei maggiori Teatri del Mondo.
Dal 2015 si dedica alla pittura per esprimere il suo “sentire”. Trova ispirazione dalle problematiche di carattere sociale e ambientale a lei care, traendo sunto dalla Mitologia greca attualizzandola. Affronta altresì vari temi e soggetti spaziando dalla natura al ritratto, riuscendo a cogliere per ognuno di loro l’essenza della vita. Numerosi sono i riconoscimenti artistici ottenuti in concorsi nazionali e internazionali di arte contemporanea. Significativo quello di Poste Italiane che le ha assegnato l’annullo postale con la Cartolina D’Autore 2018. Il Comune di Vieste ha acquisito una sua opera esposta al Museo della Civiltà Dauna. È inserita in numerosi cataloghi di arte.
Dal 2017 ha esposto in mostre collettive e personali sia in Italia che all’estero: tra le rassegne più significative, la personale “Riverberi” a Palazzo Arcieri del Comune di San Mauro Forte (Matera- 2025); il Giubileo degli Artisti nella Cattedrale di San Giusto a Trieste (2025); la personale al Palazzo Comunale di Sarzana (2024); L’Arte Immagina la speranza presso la Camera di Commercio di Trieste (2024); Personale Riverberi alla Sala Xenia di Trieste (2024); le ultime otto edizioni del Salone d’Autunno dell’Arte Triestina presso la Sala Xenia; le ultime sette edizioni di “Arte & Fede” alla Sala Xenia di Trieste; 15ArtistiX15XSvevo al Consiglio Regionale del FVG a Trieste (2024); Artistiche Riflessioni Spirituali al Magazzino 26 di Trieste (2024); Biennale del Disegno di Pola (Croazia 2021 e 2023); personale alla Sala Comunale d’Arte di Trieste (2023); personale alla Biblioteca Paladin del Consiglio Regionale FVG a Trieste (2022); ultime edizioni della Biennale Giuliana d’Arte a Trieste; Biennale Internazionale Donna al Magazzino 26 di Trieste (2019); XI Edizione Mulieribus Bottega Mastro a Grottaglie (premiata nell’edizione del 2019 e del 2025); Villa Henderson a Livorno (2017); Teatro Dal Verme a Milano (2017).



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