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Emilio Chiorazzo racconta la Resistenza di donne e uomini lucani |
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13/01/2025 | “I Lucani della Resistenza” è il titolo del libro del giornalista Emilio Chiorazzo, pubblicato dalla casa editrice Edigrafema di Matera nella collana dietroFont. Attraverso testimonianze dirette, ricordi di sopravvissuti e documenti storici, viene tracciato un ritratto di donne e uomini che hanno combattuto le ingiustizie del regime nazifascista, sacrificando la propria vita.
Maria Blasi è una sposa bambina. Per seguire il suo Giovanni sui monti del Piemonte, dove si è unito ai partigiani, lascia il paesino lucano e il figlio di pochi anni. Fa la staffetta, poi combatte. Gaetano Sepe è un sarto, tra i clienti più affezionati della sua bottega romana figura un giovanissimo Giulio Andreotti. Finisce tra le vittime innocenti delle Fosse Ardeatine. Giordano Bruno Palumbo ha appena 17 anni quando trova la morte per le torture inflittegli dai tedeschi. Pia Civale è una maestrina, diventa infermiera per curare gli scugnizzi feriti durante le Quattro giornate di Napoli. E ancora Nicola Panevino e Pietro Amato Perretta, due giudici che si opposero al regime. Giovani che volevano la libertà.
Tra le storie dei partigiani lucani raccontate da Chiorazzo anche quelle di Antonio Cambriglia, Nicola Carlomagno, Canio Cervellino, Attilio Corrubia, Maria Durante, Francesco Fagà, Michele Garripoli, Antonio Giuliano, Giovanni Francesco Graziadei, Antonio Lardino, Pietro Laviani, Michele Liscio, Vito Massa, Eugenio Messina, Mario Miscioscia, Pantaleone Mongelli, Domenico Paparella, Michele Polidor, Antonio Pozzi, Pasquale Preziuso, Michele Salvatore, Egidio Suanno, Giovanni Tolomei, Vito Antonio Turdo e Rocco Verdone.
Un toccante tributo alla memoria delle partigiane e dei partigiani lucani che hanno contribuito alla liberazione del Paese. Vincenzo Calò, membro della segreteria nazionale Anpi e responsabile Anpi area Sud Italia, nella prefazione al libro mette in evidenza la missione compiuta da Chiorazzo nel contestualizzare gli avvenimenti. “C’è dietro un lavoro attento di recupero delle informazioni, tanto da correggere anche delle inesattezze originarie, che non è mai didascalico né formale, è quanto mai vissuto con sincera partecipazione. È perciò impossibile approcciare alla lettura senza una convinta partecipazione emotiva” scrive Calò, fotografando inoltre il coraggio, la sofferenza, il senso di appartenenza e la generosità dei “piccoli eroi” di questa Storia.
Emilio Chiorazzo, giornalista, lucano di nascita, vive in Toscana. Dal 1987 è stato redattore, poi responsabile delle redazioni del quotidiano “Il Tirreno” a Empoli, Pontedera e a Pisa. Cura il sito storieoggi. it che racconta esperienze di lucani in giro per il mondo; fa parte della redazione di Clebs.it, web giornale di politica territoriale. È vicepresidente dell’Associazione culturale Pro Empoli che cura l’edizione di due pubblicazioni: il trimestrale Il Segno di Empoli e il biennale Bullettino storico empolese. Al suo attivo anche il volume “Una città da leggere” (Porto Seguro editore). Ha partecipato, con il saggio “L’impatto nelle scuole delle migrazioni interregionali degli anni ’60 e ’70” alla pubblicazione del volume “Eccoci di nuovo al lavoro: diari di scuola nelle periferie” di Liliana Lensi (Tab edizioni). Con Edigrafema nel 2021 ha pubblicato “La scelta difficile. Nicola Panevino, il giudice partigiano” al quale è stato assegnato un premio speciale al concorso letterario nazionale Carlo Levi 2023.


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