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| Recensione di“L’Umanesimo della croce” di Matteo Lucietto |
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27/05/2013 | Nel libro dal titolo “L’Umanesimo della croce” di Matteo Lucietto, analizza in dettaglio il pensiero di Louis Buyer in particolare il suo contributo dato alla spiritualità cristiana.
Impegnato fin dall’inizio a riscoprire le fonti della vita spirituale del cristiano, Buyer sviluppa una teologia della vocazione utilizzando un metodo che è un mix tra speculazione fenomenologia, dottrina e racconto.
Pur notando dalla sua ricerca che esiste un pluralismo vocazionale, sostiene che la strada migliore per la piena realizzazione dell’umanesimo cristiano è quella della Croce di Gesù Cristo.
Il libro si suddivide in varie parti contenenti al loro interno vari capitoli.
Nel primo capitolo, cha apre la prima parte, dopo aver chiarito il punto di partenza dell’indagine sull’argomento in questione, si cerca di esplicitare l’idea che Buyer ha della spiritualità cristiana.
Questa infatti risulterà emergere dalla fondamentale chiamata che Dio rivolge ad ogni uomo, in Cristo.
Nello sviscerare tale problema si addiviene alla conclusione che per il teologo francese esiste una vocazione laicale fondamentale, che accomuna tutti i battezzati, e che è alla base del,l’unica spiritualità cristiana.
Si parla anche di come la Parola raggiunge la sua efficacia creativa e rivelativa nei sacramenti, in particolare nel battesimo e della vocazione comune a tutti i cristiani, dalla quale scaturisce una spiritualità che, nella sua essenza più profonda è la medesima per tutti.
Nel secondo capitolo, di traccia uno sviluppo della vocazione laicale e della spiritualità corrispondente cercando di scoprire il significato che lui attribuisce a questo termine.
Si parla degli aspetti della vita laicale come il lavoro, il matrimonio, la paternità e la maternità.
In questo contesto si cerca di affrontare il problema della diversità tra l’uomo e la donna.
Infine si affronta il tema dell’ascesi tipicamente laicale, incentrata sulle pratiche dell’elemosina, della preghiera e del digiuno.
Nel terzo capitolo vengono esaminate le figure viventi oggetto di riflessione di Buyer sulla vita laicale.
Si parla in primo luogo del periodo in cui saranno i Vescovi a fornire le linee direttrici di una spiritualità cristiana, e del periodo in cui saranno i laici a mostrare a tutta la Chiesa ed alla società l’autentico umanesimo cristiano a cui il cristiano laico deve tendere: Vittorino da Feltre e San Tommaso da Moro.
Il quarto capitolo da inizio alla seconda parte dedicata alla vocazione monastica.
Il particolare si concentra sulla concezione complessiva che Buyer ha della vita monastica.
Seguendo lo sviluppo, si dividerà in due parti che compongono il libro:
La teoria e la pratica.
Per quanto riguarda la prima si cerca di capire il fine dell’esistenza monastica ed al dinamismo che l’attraversa.
Nella seconda prevalgono le considerazione di ordine ascetico, concreto.
Mentre nel quinto capitolo si parla di Antonio Abate e della sua vita monastica, la sua ascesi in dipendenza da una determinata visione dell’uomo, la lotta diretta ed indiretta con il diavolo e la restaurazione della natura umana ecc…
Nel sesto capitolo si cera di scoprire l’origine dell’ascetismo mettendo in rilievo come il monachesimo si collochi in una profonda continuità con l’ascetismo giudaico, la verginità ed il martirio.
La terza parte si concentra sulle diverse vocazioni apostoliche delle quali il teologo francese espone nel settimo capitolo, la visione che ha di queste vocazioni.
Nell’ottavo capitolo si fa un’ampia disamina dei suoi testi che abbracceranno a grandi linee l’evoluzione del ministero ordinato lungo tutta la storia della Chiesa.
Si prenderanno in esame i periodi dei Padri del medioevo della Riforma, della modernità fino ai nostri giorni.
Biagio Gugliotta
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