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Recensione di "Un amore segreto alla corte vicereale di Napoli" di Vincenzo Palmisciano e Sonia Benedetto |
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23/10/2024 | Il volume di Vincenzo Palmisciano-Sonia Benedetto, ''Un amore segreto alla corte vicereale di Napoli, nelle opere di don Giuseppe Storace d'Afflitto" (Napoli, KDP, 2024, pp. 817) è un'opera monumentale che riporta alla luce la figura di don Giuseppe Storace d'Afflitto, poeta e cortigiano del Seicento napoletano, e il suo amore tragico con donn’Anna Carafa di Stigliano, viceregina di Napoli. Attraverso una rigorosa ricerca storica e filologica, Palmisciano e Benedetto svelano un episodio poco noto della storia napoletana, rimasto nell'ombra per secoli.
Il testo si concentra principalmente sulla ricostruzione del legame sentimentale tra Storace d'Afflitto e donn’Anna Carafa, un amore che sfida le convenzioni sociali e viene bruscamente interrotto dal potere spagnolo, onnipresente alla corte vicereale. La narrazione si sviluppa tra la storia e la letteratura, con un’attenta analisi delle opere poetiche dello Storace, che descrivono i tormenti e i desideri del poeta. Attraverso le sue composizioni, emerge un quadro vivido della cultura e della società napoletana dell'epoca, dominata da un rigido controllo politico e morale.
Il volume non solo racconta questa appassionante storia d’amore, ma offre anche uno studio approfondito delle opere di Storace d'Afflitto, molte delle quali considerate perdute fino alla riscoperta da parte degli autori. Tra queste, spicca "De la tiorba a taccone", che gli valse il titolo di “Petrarca napoletano”, grazie alla sua capacità di combinare lirismo e satira in un linguaggio elegante ma allo stesso tempo pungente. Gli autori, inoltre, recuperano e analizzano opere come "Le spine di Parnaso" di Domenico de Sanctis, considerate disperse, e il "Vocabolario italiano-napoletano" di Storace, contribuendo in modo significativo alla conoscenza del patrimonio letterario napoletano.
Un altro aspetto affascinante del libro è l'interpretazione del mito di Nisida e Posillipo, simbolicamente invertito dagli autori per rappresentare l’amore di Storace e donn’Anna. Attraverso questa rilettura mitologica, il volume esplora il potere simbolico della geografia napoletana come teatro di passioni e drammi, offrendo una prospettiva nuova e originale sulle leggende locali.
Palmisciano e Benedetto hanno condotto un’indagine archivistica straordinaria, riportando alla luce documenti e testimonianze che consentono di ricostruire non solo la vicenda amorosa ma anche il contesto culturale e politico in cui si sviluppò. Un lavoro paziente e meticoloso che restituisce al lettore una figura complessa e affascinante come quella di Storace d'Afflitto, un uomo che sfidava il potere spagnolo non con le armi ma con l’intelletto, usando la poesia come strumento di resistenza.
Il libro, arricchito da traduzioni in italiano di vocaboli napoletani ormai in disuso e da numerose note esplicative, è un contributo significativo per la conoscenza della cultura napoletana e della sua storia letteraria. Palmisciano e Benedetto, con questo lavoro, non solo recuperano un poeta dimenticato, ma gettano nuova luce su una Napoli del Seicento viva, creativa e turbolenta.
Gli autori
Vincenzo Palmisciano, docente e ricercatore, è noto per i suoi studi sulla cultura napoletana e la storia della danza, con numerose pubblicazioni alle spalle. Sonia Benedetto, storica dell’arte e rievocatrice storica, collabora da anni con enti culturali per la valorizzazione del patrimonio locale. Insieme, offrono una lettura appassionata e coinvolgente di una storia d’amore che, seppur sepolta dal tempo, rivive attraverso le loro parole.
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