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Dopo il restauro torna a Senise la statua di San Giuseppe, datata 1775 |
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19/03/2024 | Dopo un periodo di restauro, che ha richiesto 260 ore effettive di lavoro, è tornata in parrocchia a Senise la statua lignea di San Giuseppe. Giusto in tempo per le celebrazioni del 19 marzo. Un rito, quello senisese di San Giuseppe, che verrà rispettato anche quest' anno con la consueta processione tra le vie del paese.
La statua lignea del santo, che attualmente va in processione, risulta essere stata realizzata nel 1775 dall'artista lucano Agostino Pierri nato a Lagonegro, ma di scuola moranese, molto vicino alle sculture di Eugenio Cerchiaro.
L' attribuzione allo scultore Pierri della statua di San Giuseppe, si evince dalla firma che è stata rinvenuta dopo il restauro, come ci ha spiegato il restauratore Pino Schiavone, del laboratorio materano Etruria, con una equipe di tre persone; il restauro è stato seguito dalla dottoressa Barbara Improta della Soprintendenza dei Beni Archeologici e Belle Arti.
L' artista lucano ha operato molto nella Calabria citra, nel territorio del Cilento oltre che in Basilicata. Sono attribuite a lui l'Immacolata nella chiesa della Santissima Trinità a Castrovillari e il San Giuliano nella chiesa dedicata al Santo sempre a Castrovillari. Tante le opere nel salernitano, poche quelle con firma in Basilicata e quella di Senise, da questo punto di vista, risulta una rarità, anche se lo scultore era molto attivo tanto che la Maddalena di Spinoso è accreditata a lui come, con probabilità, la statua della Madonna del Pollino, come spiega Schiavone. L' artista è stato molto attivo tra il 1755 al 1787.
Il restauro, come detto, ha necessitato di circa 260 ore effettive per rimuovere i quattro strati che nel tempo si erano sovrapposti. "L'ultimo restauro-spiega Schiavone-risale a metà del 1900. Pierri è uno scultore molto particolare soprattutto nella tecnica dell'intaglio; a differenza degli scultori napoletani, come Giacomo Colombo, che sono stati molto attivi nei nostri territori, lui si distingue per un taglio diverso, meno arrotondato; il taglio degli occhi è più orientaleggiante e le pieghe sono più spigolose e nel San Giuseppe di Senise si evince soprattutto nella parte in cui il Santo sorregge il bambino".
"Per il patrimonio ligneo policromo in Basilicata non siamo secondi a nessuno-continua Schiavone- C'è una rinata sensibilità in tal senso e anche i parroci si stanno molto sensibilizzando. C’è più attenzione anche perché sono opere sotto tutela."
La Statua di San Giuseppe, sotto la cura della Parrocchia guidata da don Giovanni Lopinto che ha voluto il restauro dell'opera, oggi, come tradizione, uscirà in processione dalla chiesa di San Francesco nella quale è collocata. ''Storicamente nel
1741 san Giuseppe divenne patrono speciale dell'Ordine serafico, unico tra gli Ordini francescani ad aver fatto questa scelta'' (assisiofm.it).
Giuseppe Panaino
lasiritide.it



foto fornite da don Giovanni Lopinto |
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